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Il Pnrr incide poco sulla produttività
Questo è l'anno cruciale per il successo del Next Generation in Europa
Stefano Micossi 26/02/2024
Il Pnrr incide poco sulla produttività
Il dato saliente delle ultime settimane nell’economia europea è il calo generale della produttività, vicino allo zero in tutte le maggiori economie con la sola eccezione della Spagna. È questo il contesto mentre inizia il terz’ultimo anno dell’attuazione dei programmi Next Generation EU. Uno studio recente di Goldman Sachs suggerisce che l’impatto sulla crescita del PIL dei fondi europei erogati finora è minimo (decimali, non punti percentuali), mentre l’erogazione dei fondi da parte della Commissione europea si aggira intorno al 35% del totale impegnato, principalmente a causa delle controversie tra la Commissione e i paesi sulla realizzazione delle riforme promesse. Molti lamentano l’eccesso di vincoli burocratici imposto dalla Commissione. Ritardi sono anche derivati dalle richieste di alcuni governi di rinegoziare i programmi nazionali (in Italia per il cambio di governo). Dubbi crescenti iniziano ad emergere sull’impatto dei programmi nazionali sulla produttività.
Il 2024 si presenta dunque come l’anno cruciale, quello in cui può arrivare la svolta nell’attuazione del programma, ma anche la crisi nella sua attuazione. Il commissario Gentiloni ha di recente pronunciato parole di stimolo ai paesi, ricordando le scadenze incombenti, ma riconoscendo tuttavia le difficoltà di assorbimento dei fondi. Allo stesso tempo, vi è anche il rischio che l’urgenza di spendere conduca a sacrificare l’efficacia degli investimenti. Poiché la metà dei fondi totali disponibili è stata impegnata dall’Italia e dalla Spagna, il successo del programma si giocherà largamente in questi due paesi.
Il 2024 si presenta dunque come l’anno cruciale, quello in cui può arrivare la svolta nell’attuazione del programma, ma anche la crisi nella sua attuazione. Il commissario Gentiloni ha di recente pronunciato parole di stimolo ai paesi, ricordando le scadenze incombenti, ma riconoscendo tuttavia le difficoltà di assorbimento dei fondi. Allo stesso tempo, vi è anche il rischio che l’urgenza di spendere conduca a sacrificare l’efficacia degli investimenti. Poiché la metà dei fondi totali disponibili è stata impegnata dall’Italia e dalla Spagna, il successo del programma si giocherà largamente in questi due paesi.
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