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Giordano Bruno Guerri: “Nel nostro lavoro contano i numeri. Assurdo cacciare Greco per una poltrona”

Niccolò Carratelli, La Stampa, 22 settembre

Redazione InPiù 23/09/2023

Giordano Bruno Guerri: “Nel nostro lavoro contano i numeri. Assurdo cacciare Greco per una poltrona” Giordano Bruno Guerri: “Nel nostro lavoro contano i numeri. Assurdo cacciare Greco per una poltrona” Quella sul direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, «è una polemica assurda, che danneggia solo chi l’ha creata. Nel nostro lavoro contano i numeri. Assurdo cacciarlo per una poltrona». Intervistato da Niccolò Carratelli per La Stampa del 22 settembre, Giordano Bruno Guerri, storico, da 15 anni presidente della Fondazione Vittoriale degli italiani (la casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera), non si capacita di come si possa «mettere in discussione un professionista come Greco». La parte dell’intellettuale di destra, come spesso viene etichettato (era finito anche nel totoministri del governo Meloni per la Cultura) gli sta stretta: «Sono stato confermato al Vittoriale per quattro volte, con governi di centrodestra e di centrosinistra – dice – a pesare devono essere solo i risultati del nostro lavoro». Vale anche per Greco, giusto? «Certo, non lo conosco personalmente, ma ho visitato il Museo Egizio prima e dopo il suo arrivo: i risultati che ha ottenuto dal punto di vista scientifico, culturale ed economico, anche guardando alla crescita dei visitatori, sono indiscutibili. Non posso che stimarlo professionalmente come direttore». Lei conosce bene, invece, Maurizio Marrone, l’assessore regionale di FdI che non riconfermerebbe Greco nel suo ruolo perché «ci sono figure più qualificate di lui». «Sì, conosco Marrone, abbiamo partecipato a diversi eventi e convegni insieme. Credo sia un bravo politico, ma credo anche che, in questo caso, abbia sbagliato. Ci sarà in giro qualcuno meglio di Greco? Può anche darsi, ma vai a trovarlo…». È stata una dichiarazione ispirata da ragioni politiche? «Se così fosse, sarebbe un errore clamoroso. Mi pare un’operazione più di livello locale, dettata dalla volontà di occupare poltrone sul territorio». Però la polemica è diventata nazionale, le accuse del vicesegretario della Lega Crippa sono molto pesanti, no? «Guardi, Crippa ha detto una sciocchezza, come a volte fanno i politici. Penso che, alla fine, quello che ne uscirà peggio sarà proprio lui e il suo partito». (Leggi l'intervista completa sul sito InPiù)
 
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