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Crosetto: "Raid sui civili ingiustificati, Netanyahu deve fermarsi subito"

Tommaso Ciriaco, La Repubblica, domenica 1 giugno

Redazione InPiù 01/06/2025

Crosetto: Crosetto: "Raid sui civili ingiustificati, Netanyahu deve fermarsi subito" Ministro Guido Crosetto, chiede su Repubblica di domenica 1 giugno Tommaso Ciriaco, pensi la coincidenza: domani si festeggia la nascita della Repubblica dopo il fascismo e l'invasione straniera, mentre a Istanbul l'Ucraina incontra l'invasore. Le ragioni della difesa della Repubblica sono le stesse di quella dell'Europa e di Kiev? «Celebriamo il voto popolare che ha sancito la nascita della Repubblica. Un passaggio storico dirompente, di libertà e democrazia, perché abbiamo chiuso con il Regno che aveva costruito l'Italia, senza violenza. Per stare al suo paragone: da tre anni invece c'è un Paese invaso dai carri armati, sotto le bombe, perché qualcuno dice di voler portare libertà e democrazia. È una contraddizione che colpisce». Torneremo dopo sull'Ucraina. Partiamo però da Gaza. II governo italiano è stato tra i più timidi d'Europa. Lei come valuta la sistematica distruzione portata avanti da Netanyahu e le ultime mosse militari di Israele? «Come tutti i governi italiani, siamo amici di Israele. Io sono stato il primo a prendere le distanze dalle azioni di Netanyahu. Considero terminate da mesi le ragioni delle operazioni a Gaza, dal punto di vista degli obiettivi militari. Da quel momento, ogni azione militare non ha logica, né giustificazione, perché mette in pericolo i civili. Netanyahu continua negli attacchi, per me è una scelta totalmente sbagliata e controproducente. Benzina per chi vuole distruggere Israele perché alimenta una spirale d'odio». Ma Netanyahu non si ferma. E intanto sfuma la tregua. «Hamas va combattuta e distrutta. Estirpata da quella terra. Ma non ha più senso farlo con i metodi militari, adesso: ne servono altri. La comunità internazionale non pub più accettare che ci siano vittime civili, donne e bambini: non sono danni collaterali tollerabili, questo Israele lo deve capire. Quanto alla tregua: Hamas fa così perché non è interessata alle vittime. Sfrutta bombe e fame per reclutare». L'Italia è pronta a non rinnovare la cooperazione militare con Israele? E a riconoscere la Palestina, come la Francia? «Quell'accordo scade tra un anno, ma in ogni caso dal 7 ottobre già abbiamo interrotto ogni nuova fornitura militare. Quanto alla decisione francese: siamo antichi sostenitori della risoluzione Onu per i "due popoli, due Stati"». 117 giugno c'è la piazza per Gaza: lei ovviamente non ci andrà. «Guardi, non avrei difficoltà ad andarci. Per manifestare per ogni civile, donna o bambino ucciso a Gaza. Se andassi, pero, vedrebbe il grado di tolleranza della piazza... Metà di loro, sedicenti pacifisti, saranno lì solo per alimentare l'odio contro il governo e contro alcune persone fisiche. In primis Meloni, Tajani e Crosetto». Parlavamo di Istanbul: quante possibilità perla pace? «Impossibile entrare nella testa di Putin». Ci ha provato Michel Eltchaninoff nel suo "Nella testa di Vladimir Putin": sostiene ci sia un mix di militarismo e nazionalismo. «Perché non si confronta con nessuno, decide da solo. Perb qualcosa è successo. Trump ha forse capito con chi ha a che fare, Cina e India premono per una soluzione. E ancora: anche quando gli Stati Uniti non sostenevano al 100% l'Ucraina, la resistenza di Kiev non ha mollato. Per questo, magari ci saranno novità. Speriamo». L'Italia però non sarà a quel tavolo, a differenza di Regno Unito, Francia e Germania. Brutto segnale. «Intanto non manca solo l'Italia. E poi noi siamo costantemente consultati. Non mi preoccupa». 1 volenterosi promettono che addestreranno truppe in Ucraina. L'Italia può negare i suoi soldati, con una tregua? «Noi li addestriamo da tempo, in Europa. Per il resto, dipende da come si definirà la tregua. Immagino sarà costruita con l'Onu. In quel caso, se ci sarà mandato parlamentare, andremo ad aiutare con i nostri soldati. A Gaza, come in Ucraina, in prima linea». 
 
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