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Tajani: «Possiamo ancora scongiurare la crisi globale. Subito il cessate il fuoco, poi due Stati»
Alessandro Farruggia, Il Giorno, 29 settembre
Redazione InPiù 29/09/2024
Tajani: «Possiamo ancora scongiurare la crisi globale. Subito il cessate il fuoco, poi due Stati»
«C'è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. Possiamo, vogliamo e dobbiamo riuscirci. È un percorso difficile, ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. Non bisogna mai rinunciare alla via diplomatica, che è l'unica che può portare a risultati concreti e a scongiurare una spirale di violenza e instabilità che è già durata sin troppo. Noi e i nostri alleati ci siamo». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in Germania con il presidente Mattarella, risponde sulla situazione in Medio Oriente, intervistato da Alessandro Farruggia, sul Giorno di domenica 29 settembre. Dopo Gaza, il Libano. La reazione di Israele al massacro del 7 ottobre rischia di incendiare la regione? «Israele ha il diritto a difendersi, ma dobbiamo stare attenti a che la situazione non sfugga di mano. Gaza e Libano si legano strettamente. E quindi noi diciamo con forza che serve un cessate il fuoco in Libano come serviva e serve a Gaza». Specie per il Libano, un ruolo chiave l'avrà l'Iran. Teheran ha detto che manderà delle truppe, ma è pur vero che gli stessi iraniani hanno ammesso che nell'attacco è stato ucciso il vicecomandante delle forze Quods in Libano. il che significa che sono già lì. «Che consiglieri militari siano già lì, è noto. È chiaro che Hezbollah e tutti i proxy sono aiutati militarmente e addestrati dall'Iran. La dichiarazione dell'invio di truppe non va però letta come un'entrata in guerra dell'Iran, ma come la conferma di un forte sostegno politico». Ultimamente sembrava che l'Iran, visti i rapporti di forza, cercasse di evitare l'escalation. «Così ci hanno detto e così ci sembra, e del resto dopo l'uccisione di Haniyeh a Teheran non ci sono state ancora reazioni militari. Non facciamo previsioni sul futuro, ma facciamo un appello a tutti, israeliani, iraniani, Hezbollah, houthi, perché prevalga il buonsenso. Dobbiamo scongiurare l'escalation. È una situazione molto critica, complessa, alla quale va trovata una soluzione». Da chi? «Dalla comunità internazionale. Questa settimana a New York abbiamo intessuto una rete di contatti diplomatici, anche presiedendo una riunione del G7, per cercare di arrivare a un cessate il fuoco. Non siamo ancora riusciti a raggiungerlo ma dobbiamo continuare a insistere, ed è precisamente quello che stiamo facendo anche in queste ore. Gli sforzi diplomatici sono costanti. In un momento così difficile stiamo lavorando anche per tutelare l'incolumità dei nostri militari. Israele ci ha assicurato la massima attenzione a non coinvolgerli».
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