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Il ministro Marchenko: «La guerra c'è ancora. Con più rifornimenti forse avremmo già vinto»

Federico Fubini, Corriere della Sera, 3 novembre

Redazione InPiù 04/11/2023

Il ministro Marchenko: «La guerra c'è ancora. Con più rifornimenti forse avremmo già vinto» Il ministro Marchenko: «La guerra c'è ancora. Con più rifornimenti forse avremmo già vinto» Al Congresso Usa, i repubblicani si oppongono a nuovi aiuti all'Ucraina. Vi preoccupa? «Il nostro futuro dipende dalle decisioni degli Stati Uniti e crediamo che l'amministrazione possa trovare una soluzione — risponde Serhiy Marchenko, ministro delle Finanze di Kiev, in una intervista di Federico Fubini, sul Corriere della Sera del 3 novembre: "Siamo a un momento decisivo, perché l'attenzione sull'Ucraina si sta spegnendo un po' e noi vorremmo restare nell'agenda internazionale. La guerra contro la Russia c'è ancora, abbiamo bisogno di aiuto. Se perdessimo quello americano, lo scenario sarebbe drastico. Vorremmo evitarlo». Che differenza c'è fra il vostro bilancio militare e quello della Russia? «Il nostro del 2024 è di 40,7 miliardi di dollari, il loro di u5 miliardi. Noi spendiamo tutte le nostre entrate e tutti i prestiti interni per finanziare l'esercito e senza sostegni dall'estero dovremmo ridurre molte spese non militari. La Russia ha una chance di aspettare fin quando l'Ucraina non ce la farà più. Ma l'aiuto è nell'interesse dell'Occidente: se cade l'Ucraina, la Russia può attaccare altri Paesi».
 
Quanti fondi vi servono? «La spesa militare è più del 50% del bilancio pubblico, il 21% del Pil nel 2024. Le nostre esigenze di aiuto dall'estero nel 2024 sono di 42,9 miliardi di dollari. Non è facile recuperare attività dopo aver perso quasi il 30% del Pil nel 2022». Teme che la guerra in Medio Oriente possa distrarre gli occidentali dall'Ucraina? «Non possiamo evitarlo e sta già accadendo. Tutti i grandi media parlano solo di Medio Oriente e per noi è un segnale molto negativo. Ma è un effetto. La causa si trova anche in Ucraina: se ci fosse stata data una vera possibilità di vincere nel 2022, avremmo potuto evitare questa situazione in Medio Oriente». Perché? «Gli Stati autoritari hanno guardato alla situazione in Ucraina e visto una chance per le loro ambizioni. Diffidano delle democrazie e per loro ora è il momento di mostrare che sono forti e resistenti».
 
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