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Tajani: «Lo stop della premier sul concorso esterno? Ciò che conta è separare le carriere»

Monica Guerzoni, Corriere della Sera, 17 luglio 2023

Redazione InPiù 21/07/2023

Tajani: «Lo stop della premier sul concorso esterno? Ciò che conta è separare le carriere» Tajani: «Lo stop della premier sul concorso esterno? Ciò che conta è separare le carriere» Sul Corriere della Sera di lunedì 17 luglio Monica Guerzoni intervista il ministro degli Esteri Antonio Tajani, neosegretario di Forza Italia, per il quale bisogna smettere di parlare di «gossip e di poltrone», perché la priorità è far capire agli italiani che Forza Italia «non è la costola di nessuno» e sarà «l’architrave del sistema politico italiano». La nuova Democrazia cristiana, segretario Antonio Tajani? «Non si tratta di rifare la Dc, ma di aggregare e costruire un partito con le porte aperte, che svolga il ruolo che svolgeva la Democrazia cristiana nella prima Repubblica». Com’è andato il suo primo giorno da leader? «Ho avuto tanti messaggi, a cominciare da Ursula von der Leyen. Sento una grande responsabilità. Ho passato la domenica a Tolfa a spiegare ai giovani la linea, i valori, le cinque sfide che sono crescita economica, giovani e denatalità, salari, Sud, Europa». E la giustizia? Pensa che lo scontro con le toghe, nel nome di Berlusconi, farà salire Forza Italia nei sondaggi? «La giustizia è parte fondamentale delle riforme per rendere più competitiva l’Italia. La giustizia civile che non funziona vale 3 punti di Pil. Il processo penale così com’è porta all’assoluzione del 60% dei processati, qualcosa non funziona. Bisogna avere il processo giusto, con la netta separazione tra magistrato inquirente e giudicante». Per l’Anm «è un pericolo per la democrazia». Volete che i pm rispondano al governo? «No, guardi, non è una cosa contro i magistrati. Noi vogliamo innalzare il livello del giudice che giudica, vogliamo metterlo su un piedistallo». Al Consiglio nazionale girava l’interrogazione a Nordio per mandare un’ispezione alla Procura di Firenze che indaga sui presunti rapporti tra Berlusconi e la mafia. Lei la sottoscrive? «Non mi risulta che sia una iniziativa del partito». Prima di essere eletto all’unanimità, lei ha dato il suo appoggio a Nordio sulla modifica del concorso esterno. Dispiaciuto che la premier abbia stoppato l’idea? «Dal punto di vista giuridico Nordio ha ragione, la riforma renderebbe la lotta alla mafia più severa. Ma il tema non è nel programma e non c’è l’urgenza. La priorità è la separazione delle carriere».
 
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