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Savona: "I rialzi della Bce devono avere un limite"

Francesco Spini, La Stampa, 14 luglio

Redazione InPiù 14/07/2023

Paolo Savona Paolo Savona Quando Paolo Savona, presidente della Consob, descrive la situazione italiana torna a vestire i panni, in realtà mai smessi, di economista e disegna un quadro complicato per il futuro del Paese. Se già gli ultimi dati relativi ai primi 6 mesi raccontano di un deficit ai massimi degli ultimi 5 anni, Savona, intervistato da Francesco Spini sulla Stampa del 14 luglio, confida di avere informazioni che parlano di un deficit in deciso rialzo. «Spero sia momentaneo: sarebbe un guaio. Ma il destino del governo – sottolinea - non è legato a questo, visto che sono gli elettori a chiedere più disavanzo, più debito. Dicono che l’avversario sia l’Europa. Non è così. L’avversario è l’Italia che ha sottoscritto quei patti. Questa è la problematica che ho sempre posto e che mi si è ritorta contro, facendomi guadagnare il marchio di anti-europeista che non sono. La verità è che in troppi vedono nel debito pubblico la fine dell’essenza del problema economico, che è la scarsità di risorse». In occasione del recente incontro col mercato ha definito l’inflazione un pericolo per la democrazia. Ritiene efficace la politica della Bce per arginarla? E' opportuno continuare ad alzare i tassi? «Non sono io a dirlo, ma la storia dell’inflazione nel mondo. Nel mio discorso ho spiegato che la politica monetaria può spingersi fino a un punto oltre il quale crea più danni che vantaggi. Anche la politica fiscale non si può spingere oltre per compensare i danni ai cittadini, perché non può aumentare la tassazione e, laddove il debito è elevato, perché l’indebitamento costa di più ed è più difficile da collocare e rinnovare. Il problema dell’inflazione è non averla. Quando si incappa in essa, le politiche stabilizzatrici tradizionali non funzionano. Poiché non mi limito a sollevare problemi, ho indicato tre soluzioni: cambiare l’architettura istituzionale del mercato mobiliare, creare portafogli dove il risparmio “in ogni forma” abbia lo stesso trattamento legale, compreso il tributario, e sfruttare le variazioni dei cambi esteri».
 
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