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Tajani: "Dalla Francia pretendiamo le scuse"

Marco Galluzzo, Corriere della Sera, 5 maggio

Redazione InPiù 05/05/2023

Antonio Tajani Antonio Tajani «La precisazione dei francesi è stata insufficiente, non ci sono le scuse, il ministro dell’Interno ha detto delle cose incredibili, contro la Meloni, contro il governo, persino contro l’Italia e gli italiani, andate a risentirlo, è davvero inaudito». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da Marco Galluzzo sul Corriere della Sera del 5 maggio, parla così del nuovo scontro diplomatico tra Italia e Francia che lo ha portato ad annullare la sua visita a Parigi. Come si spiega l’attacco arrivato da Darmanin? «Non lo so, ha detto che siamo un governo di estrema destra, ha paragonato la Meloni alla Le Pen, tutto a freddo. Io dovevo andare a Parigi, per un vertice preparato da settimane, che si sarebbe concluso con una conferenza stampa congiunta con la ministra degli Esteri Catherine Colonna». Non è la prima volta che Darmanin attacca l’Italia. «Si, ma allora ci fu un fatto di cronaca, ci fu un comunicato che riguardava la nave dei migranti, qui non c’è alcun fatto che possa non dico giustificare ma quantomeno spiegare questo attacco. E' un insulto gratuito e volgare ad un Paese amico, alleato, i cui vertici istituzionali sono in perfetta sintonia, per giunta nel primo anno di applicazione del Trattato del Quirinale. Vorrei vedere se Piantedosi avesse detto delle cose simili sulla Francia e sul suo governo, cosa sarebbe successo». Cosa? «Lo possiamo immaginare facilmente, ci sarebbero state delle conseguenze gravissime».
 
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