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Floridi: "Se l'IA preoccupa si può sempre staccare la spina"

Francesco Rigatelli, La Stampa, 31 marzo

Redazione InPiù 31/03/2023

Luciano Floridi Luciano Floridi "L'Intelligenza Artificiale è incontrollabile solo se l'uomo la programma come tale, poi bisogna vedere se funziona, e in ogni caso si può sempre staccare la spina". Intervistato da Francesco Rigatelli sulla Stampa del 31 marzo, Luciano Floridi, professore di Filosofia dell’informazione a Oxford, prende con le molle la lettera in cui Elon Musk chiede di sospendere gli sviluppi sull’intelligenza artificiale. Tutto nasce da Chat Gpt-4, che ne pensa? «Uno strumento bellissimo un tempo impensabile e che porterà grandi trasformazioni, ma non è intelligente, cioè non ha capacità di capire, cambiare opinione o evitare una frase sconveniente». Molte persone hanno simili difetti. «Sì, ma a forza di usare il termine intelligenza applicato alle macchine lo svaluteremo. Se tutto è intelligente nulla lo è più». Se non è intelligente perché preoccupa tanto? «Preoccupa per due ragioni. La prima è quella fantascientifica di Musk, che parla di ‘potenti menti digitali’ e non è fondata. La ragione seria invece è la disinformazione, che così diventa più facile e moltiplicabile. Si immagini strumenti del genere applicati anche alla voce per telefonate fasulle. Ci sta sfuggendo la certezza novecentesca dell’autenticità. Stiamo perdendo la sicurezza che una telefonata e un video non siano contraffatti. Il rischio concreto dunque diventa la manipolazione». Insomma, il cosiddetto scenario Terminator per lei è improbabile? «Questo si verificherebbe quando l’intelligenza artificiale raggiungerebbe la ‘singularity’, una specie di punto di non ritorno, dopo cui prenderebbe il dominio sull’uomo. Chi ci crede ha visto troppi brutti film, ma se torniamo con i piedi per terra la verità è che l’AI spesso non funziona bene». E’ ancora limitata? «Non ‘ancora. E’ limitata e lo sarà finché l’uomo lo vorrà. Già oggi si può programmare un drone autonomo, ma è una decisione precisa. L’AI che si autogenera invece è Guerre stellari». Come Chat Gpt-4, che era imprevedibile, non potrebbero esserci altre innovazioni sorprendenti? «Sì, ma la strada è chiara. La tecnologia può essere indipendente solo se la programmiamo come tale e non stacchiamo la spina».
 
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