-
Malpass (Banca Mondiale): “Più trasparenza nei contratti, a rischio le dosi ...
-
Palù: “Produciamo più dosi anche in Italia. Per l'immunità basta il 65% di ...
-
Ruini: da sacerdote mi innamorai. Con sofferenza, ma ho resistito
-
Franco Locatelli: "Ho visto medici eccezionali, piango ancora per i morti"
-
Parisi (Lincei): dalla crisi un'occasione per ricostruire il Paese
-
Cavaleri (Ema): quattro mesi per adattare i vaccini alle varianti
-
Vaccarono: Google pronta per la webtax ma serve un regime unico per l'Ocse
-
Padoan: Unicredit vuole crescere Mps da valutare come altre opzioni
-
Moussi: la Tunisia deve liberarsi dell'Islam politico
-
Hahn: con le urne a rischio il Recovery Plan
-
Kupchan: “Joe sa di dover curare l'America o il trumpismo sarà la nuova ...
-
Bremmer: L'America è ferita, non basterà Biden per guarirla
-
Bremmer: L'America è ferita, non basterà Biden per guarirla
-
Nistri: I carabinieri migliorano imparando dagli errori
-
Gurría: “In Occidente un dibattito infinito. Ecco perché l'Asia ha ...
Bini Smaghi: “L'Italia rischia la credibilità sul Recovery Plan
Francesco Manacorda, la Repubblica, 18 gennaio
Redazione InPiù 22/01/2021

Ma l’Italia è un’eccezione negativa? Non ci sono altri Paesi che hanno problemi sul Recovery Plan simili al nostro? «Chi sostiene che anche gli altri Paesi sono in ritardo o finanziano vecchi progetti non ha capito che l’Italia è in una posizione di maggiore fragilità rispetto a tutti gli altri. Noi non cresciamo da vent’anni, abbiamo il debito pubblico più elevato di tutti e allo stesso tempo siamo il Paese che riceve più fondi europei di tutti. C’è dunque una legittima aspettativa, da parte dei contribuenti degli altri Paesi europei che ci danno tutti questi fondi, che questi vengano utilizzati in modo efficace per riparare i problemi strutturali del nostro paese. “Altrimenti che ve li abbiamo dati a fare?” chiederebbero giustamente». C’è il rischio che la crisi spinga il governo ad aumentare ancora la spesa pubblica per ottenere consensi in aula o elettorali? «Se questo fosse il caso, come cominciano a pensare alcuni all’estero, sarebbe la fine dell’integrazione politica e fiscale europea. Se chi ci ha dato i fondi per la ricostruzione scopre che sono stati spesi per il consenso elettorale, non sarà più disposto a darceli in futuro. È a rischio la credibilità del Paese».
Leggi l'intervista completa sul sito InPiù
Altre sull'argomento

Oggi hanno detto
Interviste da non perdere
Interviste da non perdere

Oggi hanno detto
Interviste da non perdere
Interviste da non perdere

Oggi hanno detto
Interviste da non perdere
Interviste da non perdere

Oggi hanno detto
Interviste da non perdere
Interviste da non perdere
Pubblica un commento