Se avessimo fermato Mussolini e Hitler

Se avessimo fermato Mussolini e Hitler Sarebbe stato un bene o un male se negli Anni Venti e Trenta del Novecento una qualche istituzione democratica italiana e tedesca avesse bloccato l’avanzata di Mussolini in Italia e di Hitler in Germania? Ci saremmo risparmiati le leggi razziali, la Seconda Guerra Mondiale coi suoi 60 milioni di morti e lo sterminio degli ebrei. E’ giusto porsi questa domanda oggi che in vario modo in Germania, in Romania e in Francia le Corti supreme, i tribunali e i servizi segreti cercano di frenare i partiti e i candidati di estrema destra (e in Germania negli Anni Cinquanta anche i comunisti) con diversi argomenti: dal sostegno dei russi al mancato rispetto dei diritti costituzionali fondamentali.
 
Insomma, è giusto che le istituzioni democratiche si difendano con strumenti giuridici contro chi minaccia la democrazia? Oppure il confronto deve essere solo politico, col rischio che le urne mandino al potere (come accaduto a Mussolini e Hitler) chi non si riconosce nei principi democratici e intende anzi distruggerli? E’ l’ “aporia delle democrazie”, gia’ indicata dal filosofo Karl Popper, secondo cui una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata, è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. Ma come limitare la tolleranza e il godimento dei diritti politici, senza trasformare le democrazie in regimi autoritari? Purtroppo non c’è una risposta univoca. L’unica speranza è che, quando si manifesti il pericolo, le forze politiche sinceramente democratiche trovino la forza di mettersi insieme per respingere gli attacchi alla democrazia.
 

TAG: democraziamussolinihitlerregime

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