Il Conclave tra segreti e fiction

Il Conclave tra segreti e fiction Per singolare coincidenza, il Conclave vero si apre oggi pomeriggio mentre in tv furoreggia il Conclave finto vincitore di un Oscar. Realtà e fiction finiscono per intrecciarsi, con i 133 cardinali veri provenienti da 71 Paesi dei 5 Continenti che cercano una difficile “quadra” sul successore di Pietro (ma anche di Francesco). Chi scegliere? Un diplomatico che prosegua l’azione geopolitica e pacificatrice di Bergoglio, o un pastore che sappia parlare al cuore di un mondo sempre più arido; un “progressista” che consolidi le piste innovative aperte da Bergoglio su gay, divorziati e donne, o un “conservatore” che torni alla “sana dottrina” dopo le avances controverse di Francesco?
 
Non sarà una scelta semplice anche perché i cardinali si conoscono poco tra loro e non sarà facile bilanciare le “domande” delle loro Chiese locali con le esigenze di unita’ della Chiesa universale. Ciò che appare un po’ anacronistico è l’ossessione della segretezza per una Chiesa fondata da chi disse “la verità vi farà liberi”. Nel film vengono ovviamente esasperati i conflitti tra conservatori e progressisti, con un contorno di complotti, voti comprati e vecchi scandali sessuali che riemergono per far fuori un candidato forte. Ma la conclusione e’ provocatoria e forse profetica: viene eletto Papa (e sceglie come nome Innocenzo) il quasi sconosciuto cardinale messicano Benitez di Kabul, che ha di recente scoperto grazie a un’operazione di appendicite di essere dotato anche degli organi sessuali femminili. E in effetti, da quando Papa Luciani affermò solennemente che “Dio e’ piu’ madre che padre”, un Papa ermafrodita non dovrebbe scandalizzare.
 

TAG: romaconclavebergogliocardinali

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