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Fondata sul lavoro?

Accenti diversi alle manifestazioni del primo maggio

Paolo Mazzanti 30/04/2025

Fondata sul lavoro? Fondata sul lavoro? Alle celebrazioni del primo maggio, festa del lavoro, si sono ascoltate posizioni e accenti diversi: la premier Meloni si è auto elogiata per l’aumento dell’occupazione e del potere d’acquisto; le opposizioni l’hanno accusata di “vivere su Marte” e non vedere la tragedia del lavoro povero; lo stesso presidente Mattarella ha indicato che i salari bassi sono un problema nazionale.
 
Chi ha ragione? Un po’ tutti, a causa dell’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto e col meccanismo del drenaggio fiscale sta aumentando le tasse a parità di reddito. Sicché gli aumenti di stipendio nominali sono risultati ridotti o annullati. Che fare? Occorrerebbe riprendere il percorso della riforma fiscale per tassare di più le cose (soprattutto le case) e meno le persone, cioè i redditi da lavoro. Ma la politica non è in grado di farlo, ipnotizzata dal vecchio slogan berlusconiano “meno tasse per tutti”. Così il fisco continua a privilegiare la rendita finanziaria e immobiliare a scapito del lavoro, con buona pace della Costituzione.
 
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