Meloni e i lupi americani

Meloni e i lupi americani Si dice che Meloni sia riuscita ad ammansire il lupo Trump e il lupetto Vance. Ma il bilancio della due giorni diplomatica (compreso il vertice di Parigi tra Macron, il segretario di Stato Usa Rubio e gli ucraini) e’ contraddittorio. Meloni ha offerto a Trump l’aumento al 2% (e oltre) delle nostre spese militari, maggiori acquisti del carissimo gas americano e investimenti in Usa di imprese italiane per 10 miliardi. Ha ottenuto in cambio sperticati elogi personali e la promessa di una visita di Trump a Roma, con possibile vertice europeo. Ma nulla sui dazi e stallo sull’Ucraina, anche se Vace a Palazzo Chigi si e’ detto “ottimista” su entrambi i fronti. Tuttavia Trump ha ripetuto di non essere “un fan” di Zelensky e Rubio ha detto che se il cessate il fuoco non arrivera’ tra pochi giorni, gli Usa potrebbero abbandonare Kiev al suo destino. Ma ne’ Trump ne’ Rubio hanno specificato se e come intendano aumentare la pressione sul Cremlino, che stamane ha dichiarato sospesa la moratoria sugli attacchi agli impianti energetici ucraini.
 
Quell’Occidente che Meloni vorrebbe rendere “great again” rischia dunque di rompersi sul conflitto ucraino, che Trump non considera “la sua guerra”, ma l’Europa, almeno in parte, invece si’. Quindi, al di la’ dell’innegabile successo di “marketing politico” della visita di Meloni alla Casa Bianca (con bacetto anche a Elon Musk), i problemi sembrano restare tutti sul tavolo.

TAG: difesamelonitrumpvance

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