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La laurea della ministra

Esposto per chiarire i titoli accademici della titolare del Lavoro

Giancarlo Santalmassi 16/04/2025

 La laurea della ministra  La laurea della ministra C’è un dato grave nella conduzione attuale del nostro governo. Non solo la scarsa qualità della classe dirigente: tant’è che si sono dovute mettere nei posti chiave, i più delicati, solo persone di cui fidarsi ciecamente, dunque parenti (sorelle, cognati…). Una qualche capacità non era neppure lontanamente richiesta. Francesco Lollobrigida per esempio, ministro dell’agricoltura, foreste o sovranità (?) alimentare era cognato di Giorgia. O ancora: a capo della segreteria e responsabile del tesseramento di Fratelli d’Italia c’è la sorella di Giorgia, Arianna. E sin qui, ‘normale’ familismo politico. Poi si sta scoprendo il peggio del peggio. C’è un ministro, quello del lavoro, Marina Calderone, che non si sa come si sia laureata. I pm di piazzale Clodio, alla luce di un esposto presentato nei giorni scorsi da un professore universitario di Brescia, hanno formalmente aperto un fascicolo, al momento rubricato a modello 45, ossia senza indagati o ipotesi di reato. Né hanno delegato una qualche attività istruttoria. “A questo punto - dice Calderone - ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona".
 
Il riferimento è a quanto trasmesso nella Capitale dal titolare della cattedra di diritto pubblico comparato a Brescia, Saverio Regasto. Il docente ha sollecitato ai magistrati capitolini l'avvio di verifiche sui titoli acquisti da Calderone nel 2012 e nel 2016. La laurea triennale dichiarata dalla ministra Calderone - è detto nell'atto - titolo necessario per l'accesso al percorso universitario successivo (laurea specialistica, ora laurea magistrale) non compare nell'Anagrafe nazionale studenti del Ministero dell'Università e della Ricerca". Nell'esposto il docente scrive che “nel periodo in cui Calderone 'frequentava' l'Ateneo in qualità di studentessa parrebbe avere ricoperto incarichi di docenza nella medesima università, anche in presenza, mentre il di lei marito, Rosario De Luca, oggi presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, era sia nel Cda della Link Campus, dove il coniuge Calderone studiava e insegnava, sia titolare a sua volta di un contratto di docenza con la stessa Link Campus". Cosi la stampa adempie al meglio la sua funzione di ‘Watch dog’ cane da guardia del potere. E mi pare giusto concludere ringraziando chi in questo caso l’ha fatto egregiamente: “Il Fatto Quotidiano”.
 
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