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Polemiche inutili: di chi è la colpa del sovraffollamento delle carceri?

Previste celle prefabbricate negli spazi aperti dei penitenziari

Luciano Panzani 14/04/2025

Polemiche inutili: di chi è la colpa del sovraffollamento delle carceri? Polemiche inutili: di chi è la colpa del sovraffollamento delle carceri? Nel rispondere al question time al Senato il Ministro della Giustizia Nordio ha dichiarato che l’aumento del numero dei detenuti è colpa di coloro che compiono i delitti e dei giudici che li mettono in carcere. In seguito, il Ministro ha smentito, negando di aver detto che fosse colpa dei magistrati e ribadito che e’ colpa di chi commette i reati. Il video peraltro è on line. Le polemiche che ne sono derivate sono evidentemente sterili. Si è trattato di una frase infelice, forse volutamente paradossale. Nordio ha anche negato che il sovraffollamento delle carceri e l’aumento del numero di suicidi sia conseguenza delle nuove figure di reato che sono state introdotte. E’ probabile che abbia ragione. Molti di questi reati sono di nuovo conio e, in tempi così brevi, difficilmente possono aver determinato da soli un’impennata nel numero dei detenuti. Quel che preoccupa, invece, è che il tasso di sovraffollamento delle nostre carceri abbia raggiunto livelli intollerabili.  La popolazione detenuta – stando all’ultimo rapporto di Antigone – ha raggiunto le 62.153 unità al 16 dicembre 2024, a fronte di una capienza effettiva di circa 47.000 posti. Questo porta il tasso di sovraffollamento al 132,6%, con picchi critici in istituti come San Vittore a Milano (225%) e Brescia Canton Mombello (205%). I dati forniti dal Garante dei detenuti non sono molto diversi.
 
Il progetto di Nordio per ridurre il sovraffollamento, affidato al Commissario straordinario all’edilizia penitenziaria Marco Doglio, prevede la realizzazione di moduli prefabbricati di cemento per aggiungere qualche centinaio di posti alle carceri: “celle container” dotate non solo di celle 6 metri per 5, compreso un bagno di tre metri quadri, ma anche mini spazi comuni per biblioteca, barberia, sala psicologo e palestre. Sono gli stessi usati per i neo CPR in Albania. E’ prima attuazione del decreto Carceri, adottato nell’agosto 2024 con una dotazione di 250 milioni.  Il 10 aprile era prevista la gara da 32 milioni per il primo lotto sperimentale da 384 posti, composto da 16 “blocchi” negli spazi aperti di 9 istituti da individuare. Secondo la stazione appaltante Invitalia – pubblicata dal Dubbio – il costo medio sarà di 83.333 euro a posto letto. In contemporanea, secondo i dati forniti dal Ministero, i condannati definitivi che stanno scontando misure alternative alla detenzione inframuraria sono 95.315, 10mila in più rispetto allo scorso anno. Ci pare che ci sia un netto progresso rispetto all’atteggiamento del Ministero della Giustizia nel 2019 quando si era sostenuto che il sovraffollamento esisteva soltanto calcolando uno spazio di 9 mq. per detenuto, previsto dalla normativa italiana, superiore al limite di 3 mq. che sarebbe stato richiesto dalla normativa internazionale.
 
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