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Tre fratture per la maggioranza

Si è spaccata su canone Rai, debiti della sanità calabrese e Commissione Ue

Paolo Mazzanti 28/11/2024

Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani Ieri la maggioranza di destra si è spaccata tre volte: sulla riduzione del canone Rai votata da Lega e FdI, ma bocciata da Fi che ha votato insieme alle opposizioni; su una norma per cancellare alcuni debiti della sanità della Calabria (presieduta dal forzitaliano Occhiuto) voluta da Fi ma bocciata perché i leghisti si sono astenuti; e soprattutto sulla nuova Commissione europea Von der Leyen 2 con Fdi e Fi a favore e la Lega contro.
 
Ma non risulta che Meloni abbia accusato Salvini di essere anti italiano per aver votato contro il vicepresidente Fitto, come avrebbe fatto se a votare contro fosse stato il Pd (che invece ha votato a favore). E tre fratture in un giorno non sono male. Ci chiediamo quante ce ne dovranno ancora essere prima che gli esponenti della maggioranza smettano di sottolineare la "compattezza" della loro coalizione.
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