Versione stampabile Riduci dimensione testo Aumenta dimensione testo

I successi del tennis (e la palude della politica)

Perché la capacità di “fare squadra” si applica solo alla racchetta?

Giancarlo Santalmassi 25/11/2024

I successi del tennis (e la palude della politica) I successi del tennis (e la palude della politica) Visti i grandi successi del tennis italiano (due volte consecutive trionfatore nella coppa Davis, mai successo, le donne vincitrici della Davis femminile, Sinner numero 1 al mondo) ci si chiede quale sia il segreto. Di fronte a una compagine ormai pigliatutto, infatti, c’è una società irriconoscibile, in cui il cittadino italiano non si riconosce.Jannik Sinner ha fatto da locomotiva, come normale che sia per un giovane diventato il numero uno nel ranking mondiale. Ha fatto crescere tutti gli altri. A cominciare da Matteo Berrettini, primo finalista a Wimbledon due anni fa, poi scomparso dai radar per i guai muscolari. Ieri, se posso dire la mia opinione, è stato il più emozionante perché mentre Jannik era la certezza, Matteo era il punto interrogativo.
Ebbene il segreto del trionfo è stata la capacità di fare squadra. Tutti insieme per un obiettivo comune. Insomma, sono stati capaci di giocare per l’Italia, per il loro, per il nostro paese. Parafrasando il titolo di un film e una canzone è stato un 'tutti insieme appassionatamente'. Mentre di fronte c’è un parlamento, ci sono dei partiti cultori del ‘io per me e dio per gli altri’. Manca la squadra, c’è l’ordine sparso.  I nostri problemi sono enormi, un debito pubblico massacrante (e si capisce che qualche problema nella finanziaria da varare entro dicembre c’è). Bonus, extra profitti, recupero di denari introvabili. Qualcuno se n’è accorto? O s’è perso guardando il proprio ombelico, cioè il suo partito?
Pubblica un commento
Per inserire un nuovo commento: Scrivi il commento e premi sul pulsante "INVIA".
Dopo l'approvazione, il messaggio sarà reso visibile all'interno del sito.