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La nuova inchiesta sul calcio senza pace
Nel mirino i leader dei tifosi ultras di Milan e Inter
Giancarlo Santalmassi 30/09/2024
La nuova inchiesta sul calcio senza pace
Se Alberto Sordi è stato (e lo è ancora) il prototipo dell’italiano medio, il calcio ne è lo specchio. Il calcio è un’industria che fa girare montagne di denaro e perciò si sono fatte carte false per mantenerlo in vita. A parte l’indotto delle trasferte, si cercò di renderlo più vitale, inventandosi gli oriundi. Con la continua (e comica) ricerca di una parentela con passaporto italiano, con la spasmodica ricerca di un trisavolo spesso del meridione della penisola. Oggi siamo al culmine. Finanza carabinieri e polizia hanno eseguito decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone legate al calcio, indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan e i reati connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico. L'operazione è in corso dalle prime ore di questa mattina da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano. Complessivamente sono una quarantina gli indagati, diciannove gli arrestati, compresi i capi delle curve di Inter e Milan. Tra di loro non vi sono dipendenti o dirigenti delle società che, come spiegato dal procuratore di Milano Marcello Viola, risultano "persone offese”. Così è ridotto il calcio, nonostante non vi lavori più Luciano Moggi (quanti Rolex ha distribuito per avere una buona stampa per la Juventus!). Per l’inchiesta si è attivata anche la giustizia sportiva. Il procuratore generale della FIGC, Giuseppe Chinè sta chiedendo ai PM della procura di Milano l’ordinanza di custodia cautelare e gli atti non coperti da segreto.
Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan e i reati connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico. L'operazione è in corso dalle prime ore di questa mattina da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano. Complessivamente sono una quarantina gli indagati, diciannove gli arrestati, compresi i capi delle curve di Inter e Milan. Tra di loro non vi sono dipendenti o dirigenti delle società che, come spiegato dal procuratore di Milano Marcello Viola, risultano "persone offese”. Così è ridotto il calcio, nonostante non vi lavori più Luciano Moggi (quanti Rolex ha distribuito per avere una buona stampa per la Juventus!). Per l’inchiesta si è attivata anche la giustizia sportiva. Il procuratore generale della FIGC, Giuseppe Chinè sta chiedendo ai PM della procura di Milano l’ordinanza di custodia cautelare e gli atti non coperti da segreto.
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