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Le bodycam della Polizia

Ma i cittadini non potranno ottenere le riprese

Giancarlo Santalmassi 04/09/2024

Le bodycam della Polizia Le bodycam della Polizia Leggo che in seguito a quanto accaduto in febbraio a Pisa (scontri di una certa violenza tra studenti e poliziotti: le immagini nei tg mostravano giovani sanguinanti sbattuti a terra da poliziotti con scudi e manganelli) per cercare di porre un argine alle polemiche che giustamente nascono dopo certi episodi, si è pensato di dotare i poliziotti di bodycam che documentino il comportamento degli agenti. Ben venga questa iniziativa. Che tuttavia penso possa essere ancora migliorata con una piccola aggiunta. Perché le immagini registrate restano una sorta di ‘interna corporis’, cioè in possesso del corpo della polizia.
 
Il cittadino che si reputa ingiustamente danneggiato come farà a venire in possesso della prova? Lo chiede a un giudice? Iter complicato. Persino il presidente Mattarella ha detto che “l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando al contempo la libertà di manifestare le proprie opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”. Riferite le giuste considerazioni del Presidente, pur facendo restare così le cose basterebbe una semplice integrazione per migliorare: un numero ben visibile posto su divisa (elmetto?) del poliziotto.  Il che consentirebbe a chiunque di indicare con precisione il responsabile del gesto riprovevole, se non addirittura illegittimo
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