Buio Fitto in Europa

Buio Fitto in Europa La premier Meloni ha ufficializzato la designazione del ministro Raffaele Fitto a nuovo commissario europeo per l’Italia, disattendendo peraltro l’invito della Von der Leyen a indicare un uomo e una donna per consentirle di formare una Commissione paritaria (ad oggi le commissarie sono solo 7 su 27). Il maschietto Fitto e’ un enfant prodige politico: il padre, leader della Dc salentina, gli lasciò in eredità la Regione Puglia quando morì prematuramente in un incidente d’auto nel 1988. Così lui, nel nome del padre, divenne il più’ giovane consigliere (19 anni) e il più giovane presidente (21 anni). Poi la Puglia la perse due volte, prima contro Vendola e poi contro Emiliano, ma ciò non gli ha impedito di diventare un perdente di successo. Dopo il tramonto della Dc si è barcamenato tra Buttiglione, Casini, Berlusconi fino ad approdare alla corte di Meloni con la sua aria da bravo ragazzo piacente e un po’ introverso ma gentile e servizievole. È passato come una salamandra nel fuoco di diverse inchieste giudiziarie, ma ne è uscito immacolato.
 
Così ora, dopo aver gestito il Pnrr, approda a Bruxelles con molti interrogativi. Riuscirà ad ottenere quel portafoglio di prestigio e quella vicepresidenza esecutiva cui aspira Meloni, nonostante l’ostilità di socialisti e liberali che non vorrebbero premiare un esponente dei conservatori che hanno votato contro Von der Leyen? Riuscirà ad essere “promosso“ in ottobre nel severo esame della commissione del Parlamento europeo che nel 2004 bocciò clamorosamente il suo ex leader Buttiglione, scivolato sui diritti gay? Lui puo’ vantare un buon rapporto con Ursula (in fondo sono entrambi democristiani) e siamo certi che le sue doti di accorto navigatore politico gli faranno evitare i trabocchetti dei molti parlamentari ostili
 

TAG: europafittomelonivon der leyen

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