L'autonomia della discordia

L'autonomia della discordia L’opposizione ha sbandierato come un enorme successo le duecentomila firme raccolte in 72 ore per il referendum contro l’autonomia differenziata nella piattaforma telematica appena varata. E in effetti, di questo passo le 500 mila firme necessarie si potrebbero raggiungere rapidamente. Poi tocchera’ ai giudici decidere se il referendum è ammissibile. E qui potrebbero sorgere dei problemi, perché alcuni articoli della legge Calderoli riguardano norme di bilancio che non sono sottoponibili a referendum. Si vedrà.Tuttavia le insidie maggiori all’autonomia, voluta fortissimamente dalla Lega, potrebbero venire non dall’opposizione, ma dall’interno della maggioranza, soprattutto da Forza Italia che e’ ormai a trazione meridionale.
 
Uno dei più tenaci antagonisti è infatti il presidente della Calabria Occhiuto che di Fi è anche vicesegretario, forte del 18% dei voti ottenuti nella sua Regione. Occhiuto chiede di rallentare il processo dell’autonomia, in attesa che vengano definiti e finanziati i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) il che richiederà anni, debito permettendo. Pare che anche il mite Tajani abbia alzato la voce in Consiglio dei ministri per contestare la prevista attribuzione alle Regioni di competenze in materia di commercio estero. Insomma, dopo la richiesta dei fratelli Berlusconi di una Fi “di spinta” e non piu’ solo “di resistenza”, pare che i forzitalioti siano passati all’attacco. E l’ autonomia differenziata sembra il bersaglio ideale. Intanto, anche Mediaset fa la sua parte: non e’ un caso che qualche giorno fa a Stasera Italia su Rete4 sia stato intervistato il presidente della Campania De Luca, anche lui acerrimo nemico dell’autonomia.

TAG: referendumcalderoliautonomia

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