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Il ddl concorrenza ha partorito un topolino
Grandi assenti le concessioni balneari
Riccardo Illy 29/07/2024
Il ddl concorrenza ha partorito un topolino
“Altro passo significativo nella giusta direzione di aumentare la competitività del nostro Paese anche attraverso la concorrenza interna” Questa la dichiarazione trionfalistica del Ministro Urso sul sito del suo Ministero, il Mimit. Dice bene il Ministro che questo Governo, a differenza dei predecessori, ha emanato ogni anno il Decreto Concorrenza come previsto dalla legge istitutiva e come richiesto dagli accordi con la UE, anche per la liquidazione dei prossimi 18 miliardi previsti dal PNRR. A ben guardare, però, il provvedimento appena approvato dal Consiglio dei Ministri (in Parlamento ci sarà spazio per migliorarlo?) è caratterizzato più da scuri che da chiari. Alcuni provvedimenti, più che favorire la concorrenza, tentano di regolamentare la giungla applicativa di norme introdotte nel periodo Covid e non ancora abrogate. È il caso dei dehor e tavolini negli spazi pubblici che hanno invaso i centri cittadini spesso impedendo ai pedoni il passaggio.
Il DDL interviene però a termine, delegando il Governo a emanare un decreto Legislativo entro 12 mesi: campa cavallo... Interviene poi sulle scatole nere dei veicoli per garantire la possibilità di disinstallarle o la trasferibilità , superando le resistenze delle compagnie assicurative. Giusto provvedimento ma dalla portata modesta, posto che ad aver installato la scatola nera, per risparmiare sui costi di copertura assicurativa, sono ancora in pochi; circa il 18% a fine 2023, in calo dal 20% dell'anno precedente. Il decreto si occupa poi di taxi e NCC ma non per risolvere l'ormai annoso problema della loro carenza e le storture del commercio di licenze, bensì per contrastare l'abusivismo. Che, tra l'altro, è conseguenza proprio della carenza di licenze ufficiali. Un altro tema interessante è quello della lotta alla cosiddetta schrinkflation, l'inflazione prodotta dalla sgrammatura dei prodotti, venduti poi allo stesso prezzo di prima; aumentandone così il prezzo per unità di misura. Anche gli interventi sulle concessioni autostradali, pur dilazionati nel tempo perché da applicare alla scadenza di quelle in essere, è certamente utile. Ma nel DDL c'è soprattutto un grande assente; le concessioni balneari, nonostante i ripetuti richiami della UE a renderle contendibili, ancora niente. Nonostante proprio su InPiu’ sia stata suggerita, da Stefano Micosdi e da Alberto Heimler, una modalità equa e competitiva per mettere a gara le concessioni, che consentirebbe agli "incumbent" di recuperare gli investimenti fatti nel caso perdessero la gara. Ma tant'è...
Il DDL interviene però a termine, delegando il Governo a emanare un decreto Legislativo entro 12 mesi: campa cavallo... Interviene poi sulle scatole nere dei veicoli per garantire la possibilità di disinstallarle o la trasferibilità , superando le resistenze delle compagnie assicurative. Giusto provvedimento ma dalla portata modesta, posto che ad aver installato la scatola nera, per risparmiare sui costi di copertura assicurativa, sono ancora in pochi; circa il 18% a fine 2023, in calo dal 20% dell'anno precedente. Il decreto si occupa poi di taxi e NCC ma non per risolvere l'ormai annoso problema della loro carenza e le storture del commercio di licenze, bensì per contrastare l'abusivismo. Che, tra l'altro, è conseguenza proprio della carenza di licenze ufficiali. Un altro tema interessante è quello della lotta alla cosiddetta schrinkflation, l'inflazione prodotta dalla sgrammatura dei prodotti, venduti poi allo stesso prezzo di prima; aumentandone così il prezzo per unità di misura. Anche gli interventi sulle concessioni autostradali, pur dilazionati nel tempo perché da applicare alla scadenza di quelle in essere, è certamente utile. Ma nel DDL c'è soprattutto un grande assente; le concessioni balneari, nonostante i ripetuti richiami della UE a renderle contendibili, ancora niente. Nonostante proprio su InPiu’ sia stata suggerita, da Stefano Micosdi e da Alberto Heimler, una modalità equa e competitiva per mettere a gara le concessioni, che consentirebbe agli "incumbent" di recuperare gli investimenti fatti nel caso perdessero la gara. Ma tant'è...
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