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Allarmi per la libertà di stampa
E si auspica una nuova legge sull'editoria
Giancarlo Santalmassi 22/07/2024
Allarmi per la libertà di stampa
La libertà di stampa è come l’aria che respiri: solo quando non c’è ti accorgi che manca. Dunque ha fatto benissimo Ursula von der Leyen a mettere nel suo programma il sostegno alla stampa contro le fake news e i colossi digitali. Negli stessi giorni l’Agcom (L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni cioè l’autorità amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia, con sede principale a Napoli e sede secondaria operativa a Roma) ha chiesto una nuova legge sull’editoria. “Bene ha fatto il presidente Agcom Lasorella auspicando una nuova legge sull’editoria a garantire che le regole siano osservate anche dai giganti digitali”: è quanto ha osservato il presidente della Fieg (cioè la Federazione Italiana Editori Giornali) Andrea Riffeser Monti esprimendo la sua soddisfazione dopo aver sentito dalla rieletta Ursula von der Leyen la necessità di impegnarsi ad aiutare i giornali che stanno attraversando una crisi senza precedenti che dunque ha bisogno di immediati e concreti interventi di sostegno a livello europeo e nazionale.
“Giudichiamo positivamente anche quanto sostenuto dal presidente dell’Agicom nella relazione annuale al parlamento e dal sottosegretario all’editoria Alberto Barachini che hanno chiarito che la situazione della stampa quotidiana e periodica è tale da richiedere una nuova legge sull’editoria. “Il tempo delle scelte è adesso e ci auguriamo - ha concluso Riffeser - che le conclusioni della presidente della commissione europea non rimangano pure enunciazioni e che il governo avvii subito i lavori per una nuova legge sull’editoria “. Giorgia Meloni tace: d’altra parte non ama rispondere alle domande dei giornalisti e fa solo dichiarazioni unilaterali. E così resta sempre più isolata lei che alla conferma della Von der Leyen ha detto ‘no’.
“Giudichiamo positivamente anche quanto sostenuto dal presidente dell’Agicom nella relazione annuale al parlamento e dal sottosegretario all’editoria Alberto Barachini che hanno chiarito che la situazione della stampa quotidiana e periodica è tale da richiedere una nuova legge sull’editoria. “Il tempo delle scelte è adesso e ci auguriamo - ha concluso Riffeser - che le conclusioni della presidente della commissione europea non rimangano pure enunciazioni e che il governo avvii subito i lavori per una nuova legge sull’editoria “. Giorgia Meloni tace: d’altra parte non ama rispondere alle domande dei giornalisti e fa solo dichiarazioni unilaterali. E così resta sempre più isolata lei che alla conferma della Von der Leyen ha detto ‘no’.
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