-
Salario minimo, Parlamento “scippato”
-
Contundente
-
Salvini insiste: destre unite in Europa
-
Contundente
-
Contundente
-
Italiani pacifisti "utilitari" o umanitari
-
Il centrodestra fibrilla in periferia
-
Le destre europee nella Fortezza
-
Se anche il centrodestra critica il premierato
-
Crosetto e lo “scontro” coi magistrati
-
Contundente
-
Contundente
-
Contundente
-
Vaccinazioni Covid, Lazio a rilento
-
Expo, petrodollari e diritti civili
Napolitano e la passione per le riforme
Ricordo del presidente emerito che ci ha lasciati
Riccardo Illy 25/09/2023

Dieci anni dopo, correva l’anno 2006, ero diventato Presidente del Friuli Venezia Giulia, tornai alla Camera dei Deputati in quella veste e contribuii con entusiasmo alla sua elezione a Presidente della Repubblica; ruolo che ha svolto con rigore e fermezza, da convinto garante della Costituzione. Della quale conosceva pregi e anche qualche inadeguatezza all’evoluzione della società e dell’economia. Fu infatti forte sollecitatore delle riforme, inclusa quella costituzionale. Nel 2013 accettò infatti un secondo mandato “a termine”, primo Presidente della Repubblica, a condizione che il Parlamento si impegnasse in quella direzione al fine di rendere più governabile il paese. Nel secondo mandato presidenziale nominò Presidenti del Consiglio dei Ministri prima Enrico Letta e poi, alle sue dimissioni, Matteo Renzi. Il quale si impegnò in una coraggiosa, anche se criticata dai diversi costituzionalisti, riforma della Costituzione volta a superare il bipolarismo paritario e a rafforzare il potere esecutivo. Purtroppo Renzi, che aveva fatto un accordo con Berlusconi per ottenerne l’appoggio al Referendum promosso dallo stesso Renzi, rinnegò in seguito l’accordo facendo cambiare l’orientamento di Berlusconi con la conseguenza che la nuova Costituzione fu bocciata dai cittadini nel 2016. Giorgio Napolitano, come aveva anticipato al momento della seconda elezione, si era dimesso nel 2015. Non poté mai vedere la riforma della Costituzione della quale era stato convinto sostenitore. Addio, Giorgio; ci mancherai.
Altre sull'argomento

Torniamo a parlare di crescita
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani

Altro parere
Il braccio armato del Pd per i lavori sporchi
Il braccio armato del Pd per i lavori sporchi

Riforme, nomine e “ottovolante elettorale”
Siamo certi che innovazioni istituzionali e spoil system garantiscano ...
Siamo certi che innovazioni istituzionali e spoil system garantiscano ...

Qual è la democrazia più stabile
La Germania dimostra che l'elezione diretta del capo dell'esecutivo ...
La Germania dimostra che l'elezione diretta del capo dell'esecutivo ...
Pubblica un commento