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Le opposte bugie sui migranti
Dopo la visita di Von der Leyen e Meloni a Lampedusa
Riccardo Perissich 18/09/2023

Il secondo partito punta sul rispetto dei diritti umani, sulla redistribuzione in Europa e sui corridoi umanitari e regolari. In queste condizioni, il primo partito finisce per essere più credibile. Tuttavia la questione dei diritti umani non può essere semplicemente dimenticata e rischia di ritornare con forza a ogni tragedia. Inoltre c’è il serio rischio che la distanza fra la retorica delle aspettative e i risultati più modesti ridia spazio agli estremisti che tuonano contro “il pericolo di invasione”. Il problema è che nessuno ha il coraggio di dire la verità. Cioè che, anche lasciando stare la retorica dei “milioni che premono alle frontiere dell’Africa”, bloccare completamente i flussi irregolari è materialmente impossibile, salvo sparare ai barconi. Che i rimpatri forzati sono molto costosi e non semplici da applicare. Che canali regolari sarebbero utilissimi, ma non avrebbero un grande effetto sui flussi irregolari. Idem per nuovi programmi di sviluppo dell’Africa, che possono avere effetto solo a lungo termine. Dire la verità constringerebbe a spiegare, cifre alla mano, che la pressione sulla rotta balcanico-orientale e su quelle mediterranee sono molto simili; tutti i paesi sono quindi sottoposti a pressioni ugualmente forti e nessuno, tranne forse Grecia e Malta, hanno a priori diritto alla solidarietà. Di conseguenza, il famigerato regolamento di Dublino è sicuramente superato e una certa ripartizione sarebbe utile da molti punti di vista, ma non per la ragione proclamata. Che l’Europa può aiutare nel concludere accordi con i paesi di transito, che tuttavia saranno costosi, precari e non necessariamente rispettosi di criteri impeccabili per quanto riguarda i diritti. Infine, la distanza fra retorica e realtà sulle frontiere serve anche a nascondere che nessun paese è finora riuscito a risolvere il problema principale: come integrare efficacemente nel rispetto della loro dignità ma anche dei nostri valori, gli immigrati che per una qualsiasi ragione sono destinati a restare qui. Un’ “operazione verità” sulle frontiere, unita a una efficace integrazione permetterebbe di conciliare due imperativi. Da un lato, per ragioni demografiche, geopolitiche e umanitarie, un aumento sostanziale dell’immigrazione è inevitabile. Dall’altro, gli europei accetteranno questa realtà solo con flussi sono sotto controllo e commisurati alla capacità di assorbimento.
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