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Annunziata, la Rai di destra perde un altro pezzo

Si e' dimessa la giornalista, conduttrice ed ex presidente

Giancarlo Santalmassi 25/05/2023

Annunziata, la Rai di destra perde un altro pezzo Annunziata, la Rai di destra perde un altro pezzo Lucia Annunziata si sa com’è fatta. Sanguigna: basti la parola ‘cazzo!’ che le sfuggi in una memorabile intervista con la ministra Eugenia Roccella. Poi si pentì e chiese scusa più volte nelle trasmissioni successive. Abbandona la sua trasmissione domenicale perché non condivide nulla dell’operato dell’attuale governo. Lo scrive lei stessa nella lettera ai vertici Rai, in cui annuncia le "dimissioni irrevocabili": "Vi arrivo perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare, non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell'azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione".
 
No, non ci potevano essere: quando si pensa più al servaggio del giornalista che alla sua autonomia...Certo, l’editore ha diritto di dire la sua. Ma in genere non mette bocca sulla gestione del singolo giornalista conduttore, che ovviamente l’editore sa che non è un pazzo. Il curriculum di Annunziata, che di Rai è stata anche presidente, è ineccepibile: ospiti di altissimo livello e qualità degli invitati scelti non a caso, tanto per aprire bocca e dargli fiato, ma per il sapere profondo che avevano sul tema trattato. Esperta di politica estera, di Israele, di Stati Uniti, marito colto e non ingombrante. AAA, editore intelligente cercasi. L’editore che, scelto il giornalista ritenuto giusto, gli lascia l’autonomia nell’esercizio della sua professione. E gliela garantisce! La Rai non è così. Anche se qualcuno (pochissimi) ci ha provato. Un nome per tutti? Angelo Guglielmi che fece della ’sua’ Rai3 un luogo per scouting di talenti e sperimentazione. Scopri Daniele Luttazzi, Fabio Fazio. E non chiudeva un programma alla seconda puntata per bassi ascolti. Il suo pensiero era che anche in tv “gutta cavat lapidem”. Si inventò gli intervalli con le virgolette rosse. Addio Lucia: non so se avrai ancora voglia di lavorare. Con questo centrodestra assai fascista penso che forse solo se te lo proporranno editori esteri saresti sensibile al richiamo. Come i Marines, il mestiere noi giornalisti ce l’abbiamo cucito sulla pelle. E la libertà di stampa è come l’aria: ti accorgi di quanto sia utile al progredire del viver civile solo quando manca.
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