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Antimafia e dintorni (con polemiche)

Purtroppo non si è riusciti ad eleggere un presidente condiviso

Luciano Panzani 24/05/2023

Antimafia e dintorni (con polemiche) Antimafia e dintorni (con polemiche) La Commissione bicamerale Antimafia ha votato il presidente e i componenti dell’Ufficio di presidenza. Presidente è stata eletta la deputata di FdI Chiara Colosimo, meloniana della prima ora con i soli voti della maggioranza. Le opposizioni, tranne il Terzo Polo, sono uscite dall’aula per poi rientrare e votare i componenti loro riservati. Ciascuno però ha votato i suoi: la maggioranza la presidente ed i componenti da essa indicati; le minoranze i propri.  Contro l’elezione di Chiara Colosimo si sono espressi in un duro comunicato l’Associazione dei familiari delle vittime di Mafia e Terrorismo e l’associazione Libera, dopo che la trasmissione Report aveva documentato un rapporto tra la Colosimo ed il terrorista nero Luigi Ciavardini, ex militante dei NAR condannato per due omicidi e la strage alla stazione di Bologna. La Colosimo sarebbe anche vicina all’associazione Gruppo idee di Germana De Angelis, moglie di Ciavardini. In realtà, Report ha pubblicato soltanto una fotografia in cui si vedono Ciavardini e la Colosimo seduti ad un tavolo. La Colosimo non nega la circostanza, ma dice di aver incontrato Ciavardini nelle sue funzioni di consigliere della Regione Lazio. Report ha anche illustrato la rete di affari messa in piedi dall’ex terrorista nel settore carcerario e del verde pubblico attraverso due cooperative che lo scorso anno hanno fatturato 2,5 milioni. A seguito della trasmissione, il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha disposto accertamenti sull’associazione Gruppo idee e ha sospeso per il momento l’accesso dei volontari alle carceri.
 
Secondo l’associazione dei familiari delle vittime di Mafia e Terrorismo, vi sarebbe un conflitto di interessi in capo alla Colosimo perché la Commissione Antimafia dovrebbe anche occuparsi dell’apporto alle stragi mafiose da parte del terrorismo nero. Al di là delle polemiche, di certo e provato in capo alla Colosimo non c’è nulla. Le sue dichiarazioni di intenti, appena eletta, in termini di contrasto alla mafia sono state ineccepibili. In queste condizioni, la maggioranza non poteva che sostenere la sua candidata. Quel che è obiettivamente grave, al di là di accuse e polemiche, è che non si sia stati capaci di tenere la Commissione Antimafia al riparo da forme deteriori di lotta politica e di eleggere presidente un candidato condiviso. Tra qualche mese sapremo se Chiara Colosimo è un buon presidente. Di grinta per esserlo ne ha certamente
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