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Lo “sconvolgimento” dell'8 marzo

Festa della donna con due donne a capo del governo e dell'opposizione

Giancarlo Santalmassi 08/03/2023

 Lo “sconvolgimento” dell'8 marzo  Lo “sconvolgimento” dell'8 marzo Oggi, 8 marzo, è la festa della donna. Si potrebbero dire un mucchio di banalità ma non è così, se uno come Giulio Tremonti (oggi Fratelli d’Italia, allora leghista) ancora oggi fa fatica a smentire una frase che gli attribuiscono: “Con la cultura non si mangia”. Dunque cominciamo da capo. La storia dell’otto marzo comincia nel 1908 quando le operaie dell’industria tessile Cotton di New York rimasero vittime dell’incendio divampato all’interno dell’azienda dove erano state chiuse a chiave dai proprietari in risposta allo sciopero indetto dalle lavoratrici che chiedevano condizioni di lavoro migliori e salari più alti. Allora per farsi una cultura (con cui invece ‘si mangia’) sarà bene ricordare la validità del celebrare ancora oggi quella data. C’è ancora una disuguaglianza tra uomini e donne contro cui vale la pena lottare a fondo per ottenere la parità. Innanzi tutto, quella salariale: se un uomo e una donna fanno lo stesso lavoro, di solito un uomo viene pagato di più di una donna. Ma la nostra società patriarcale si spinge a livelli inqualificabili: se una donna è sposata, o è incinta non si assume: il datore di lavoro rifiuta di pagare la sostituzione o di corrispondere il salario in maternità.
 
E ancora: sono passati oltre 50 anni da quando Franca Viola, fu la prima donna a rifiutare pubblicamente il matrimonio riparatore. Era il 1966 quando fece condannare il suo rapitore e stupratore. Bisognerà attendere ben 15 anni per la cancellazione dal codice penale di una “formula» che estingueva il reato di stupro. Una figura, quella di Viola, che è diventata un simbolo dell’emancipazione femminile del secondo dopoguerra. Ma questo è l’anno delle donne. Da Marta Cartabia (prima presidente della Corte Costituzionale) a Margherita Cassano prima donna presidente della Cassazione. Insomma, e concludo, la vittoria di una donna (Giorgia Meloni) che è diventata presidente del consiglio (prima volta nella storia italiana) e ora la vittoria di un’altra donna (Elly Schlein) a capo dell’opposizione (anche questa una ‘prima assoluta’) fa sì che oggi, 8 marzo, sia una data davvero speciale. Come ha detto la premier Meloni è la vittoria delle underdog. Underdog è un termine inglese che indica un atleta oppure una squadra dato per sfavorito dai pronostici nell'ambito di una gara sportiva. La vittoria a sorpresa da parte dell'underdog viene definita upset (in italiano «sconvolgimento»).
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