La strana coppia e il terzo incomodo

Matteo Salvini e Giorgia Meloni "Il governo arriverà al 2027 con la stessa squadra" ha dichiarato Salvini dopo l'incontro di un'ora e mezza tra Meloni e Calenda sulla manovra. Il Capitano leghista teme evidentemente che il dialogo tra la strana coppia Meloni-Calenda, tra l'"underdog" della Garbatella arrivata a Palazzo Chigi e il pariolino già ministro dello Sviluppo economico, non sia solo un episodio di "bon ton" tra la premier e un'opposizione responsabile, ma possa aprire una nuova prospettiva politica. In questo triangolo di quarantenni (Meloni 45 anni, Calenda e Salvini 49) potrebbe giocarsi il futuro dell'Italia. Non è un caso che Calenda abbia espresso apprezzamento per la premier "che si è fatta da sola" e che ha dimostrato competenza e apertura nel valutare le proposte economiche di Azione-Italia Viva.
 
Inoltre Calenda ha detto che questa "è la manovra di Salvini", quasi a ridurre le responsabilità della premier per una Legge di Bilancio non proprio esaltante. E non è irrilevante il fatto che Meloni abbia dedicato a Calenda 90 preziosi minuti in questi giorni concitati. A ben vedere, dall'Ucraina alla politica economica, le posizioni di Meloni-Calenda sono più vicine di quelle tra Meloni e Salvini, che rischia di fare la parte del terzo incomodo. Se son rose... Vedremo se Meloni deciderà di dare una mano al suo nuovo amico. Che accadrebbe, per esempio, se in Lombardia, Meloni chiedesse ai suoi di utilizzare il voto disgiunto e votare Moratti al posto di Fontana?

TAG: manovrasalvinimelonicalenda

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