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La lunga guerra Salvini-Meloni
Il conflitto sul Copasir e sugli equilibri europei
Paolo Mazzanti 06/04/2021

Intanto Salvini è andato in Ugheria a mettere zizzania nel partito conservatore europeo presieduto dalla Meloni. Insieme a Orban, appena uscito dal Ppe, vorrebbe creare un unico raggruppamento a destra dei popolari, insidiando la posizione di Giorgia, che gli ha risposto a brutto muso: i conservatori sono forti e strutturati e non hanno intenzione di confluire in nulla; se Salvini vuole aggregarsi, se ne può parlare: come dire, caro Matteo, non azzardarti a rubarmi il giocattolo europeo. Sono scaramucce che fanno parte di un’unica guerra che ha come posta in palio la supremazia nel centrodestra e Palazzo Chigi nella prossima legislatura. Alcuni sondaggi danno Fdi addirittura al 18% e la Lega al 22: potrebbe bastare uno spostamento di 2-3 punti per il sorpasso e consacrare Giorgia leader è candidata premier del centrodestra. Per questo le battaglie tra Salvini e Meloni sono destinate a continuare ed aumentare d’intensità.
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