Oblio e abbandono del popolo di Gaza

Oblio e abbandono del popolo di Gaza Quanto sta accadendo a Gaza grida orrore e sgomento e richiederebbe un sussulto di umanità per porre fine ai massacri che il governo di Netanyahu conduce con sistematico cinismo nella striscia di Gaza. Ma il mondo, obnubilato dal problema dei dazi e dalle folli politiche trumpiane, finge di ignorare che in quella striscia di terra i più elementari principi della umana convivenza vengono calpestati ogni giorno con la morte di donne e bambini sotto i bombardamenti o a causa della mancanza di cibo, acqua medicinali ed energia elettrica. Il Governo israeliano sembra non conoscere alcuna pietas e persegue il suo dissennato disegno volto a costringere i palestinesi ad abbandonare la striscia di Gaza e in un secondo tempo anche la Cisgiordania.
 
Netanyahu, che ha avuto mano libera da parte di Trump, vede nella continuazione della guerra la sua sopravvivenza politica e si appresta, d'intesa con gli Stati Uniti, a sferrare un colpo mortale all'Iran non appena se ne presenterà l'occasione. La strategia israeliana e della nuova Amministrazione americana mira a sovvertire gli equilibri mediorientali consacrando l'egemonia del grande Israele nella regione. Le reazioni della Comunità internazionale sono flebili, se non inesistenti. Solo Macron sembra voler dare un segnale, proclamando l'intenzione di riconoscere a breve lo Stato della Palestina. Un gesto meramente simbolico, ma di forte valenza politica, che il nostro Governo e l'Ue nel suo complesso farebbero bene a seguire.
 

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