Se i potenti non si sentono soggetti alla legge

Se i potenti non si sentono soggetti alla legge Nei libri di storia studiamo tutti che la fine degli stati feudali si identifica con la costituzione che pone il sovrano sotto le stesse leggi a cui è sottoposto il popolo. C'è voluto del tempo, ma alla fine questo concetto è stato accettato e fa parte delle nostre convinzioni.  Ora in molti stati viene rimesso in discussione e questo non accade solo negli stati autocratici. Se un governante o un politico infrange la legge deve essere giudicato dai tribunali e, se riconosciuto colpevole, deve accettare il giudizio. Invece, sempre più si "denuncia" la politicizzazione della magistratura quando un politico che ha commesso un delitto, viene condannato e s'invoca l'immunità per i politici.
 
Peggio ancora, Trump sostiene che non c'è infrazione di legge se si opera in favore del paese (ovviamente è lui a decidere quando l'infrazione sia a favore del paese). È successo in Italia con Berlusconi, negli USA con le malefatte di Trump ed ora in Francia con la condanna di Le Pen. Quando mai si capirà che i politici non sono esenti dal rispettare la legge e che il favore degli elettori, foss'anche elevato, non li esime da tale obbligo?
 

TAG: le penleggetrumpsovranismo

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