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La destra israeliana all'Europarlamento

L'incontro della vicepresidente Picierno con l'associazione dei riservisti di Tel Aviv

Piero Ignazi 31/03/2025

La destra israeliana all'Europarlamento   La destra israeliana all'Europarlamento L’ Israel defence and security forum, associazione che raggruppa 38.000 riservisti dell’esercito d’ Israele, è stata ricevuta nei giorni scorsi al Parlamento europeo e, tra gli altri, dall’eurodeputata Pd Pina Picerno in veste di vicepresidente del PE di Strasburgo. Due cose stonano in questa notizia. La prima è che questa associazione abbia libero accesso come lobby registrata ai corridoi di Strasburgo per il semplice fatto che il suo decalogo (scaricabile dal sito) contiene tre obiettivi che contrastano radicalmente non solo con quanto l’Ue sostiene da sempre, ma anche con un minimo di decenza politica. Infatti agli articoli 6,7, e 8 si sostiene che “lo Stato di Israele deve iniziare a esercitare la sua sovranità sulla Giudea, la Samaria e la Valle del Giordano, che sono cruciali per la sua sicurezza”; che “l'insediamento di famiglie israeliane in tutte le regioni del paese rimane una componente chiave della sicurezza nazionale, consentendo alle nostre forze di sicurezza di svolgere le loro missioni”; e che “lo sviluppo del Negev, della Galilea, del Golan, della Giudea, della Samaria e della Valle del Giordano deve essere incoraggiato, dato che costituiscono un pezzo cruciale del puzzle della sicurezza”. Vale a dire che Israele deve occupare permanentemente tutti i territori soggiogando, espellendo o eliminando i palestinesi. Posizioni condannate in mille risoluzioni dell’Onu, nonché dalla quasi totalità della comunità internazionale.
 
Come non bastasse, un loro rappresentate ha postato un video in cui afferma che la visita al PE serve a “richiedere il sostegno per completare l’attività militare su Gaza,” cioè il sostegno a quello che tutti gli organismi internazionali e la Corte Penale Internazionale considerano un crimine di guerra; che, tra l’altro, ha causato l’amputazione di almeno un arto a 3000 bambini (e su questo non ci possono essere dubbi o statistiche falsate: si vede ad occhio nudo). Il secondo aspetto è che Pina Picerno non abbia sentito la necessità di prendere pubblicamente le distanze da quel che l’associazione israeliana incarna, e chiede al PE. I doveri istituzionali di vicepresidente non esimono dall’esprime le proprie considerazioni etico-politiche. A meno che l’europarlamentare del Pd non veda nulla di male in quanto sostiene l’estrema destra israeliana.
 
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