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La tregua in Libano ridà spazio agli arabi moderati
Successo di Biden in attesa dell'insediamento di Trump
Rocco Cangelosi 27/11/2024
La tregua in Libano ridà spazio agli arabi moderati
L'amministrazione Biden sembra dare nella sua fase terminale segni di vitalità e determinazione. Dopo il via libera all'Ucraina per l'utilizzo di missili a lunga gittata sul territorio russo, è riuscita a far accettare una tregua in Libano che, per quanto fragile, rappresenta un segnale importante nel complesso quadrante mediorientale e un incontestabile successo per il Presidente americano uscente. Sono varie le ragioni che dopo 14 mesi di guerra hanno indotto Netanyahu a convergere sulla proposta di mediazione presentata congiuntamente da Stati Uniti e Francia, nonostante l'opposizione dei ministri della destra ultraortodossa del suo governo.La tregua, che giunge all'indomani del mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale, lascia supporre che Netanyahu abbia voluto in qualche modo rompere l'isolamento internazionale in cui sta precipitando il suo governo.
Inoltre, come lui stesso sostiene, l’ esercito israeliano aveva bisogno di allentare la pressione alla quale è stato sottoposto negli ultimi mesi su vari fronti. Ma soprattutto l'imminente ritorno di Trump alla Casa Bianca, lascia supporre che verrà rilanciato con forza il percorso degli accordi di Abramo, che presuppongono una stabilizzazione nell'area.A tal fine Netanyahu dovra' concentrare i suoi sforzi su Gaza per trovare una soluzione che riporti a casa gli ostaggi rimasti in vita, scomparsi negli ultimi tempi dal radar; e immaginare una prospettiva per la governabilità della striscia. La tregua in Libano rompe in qualche modo il fronte Hezbollah-Hamas e ricompatta la linea dei Paesi arabi moderati, lasciando sperare che le armi tacciano e riprenda voce la diplomazia. Rimane sullo sfondo il problema di come disinnescare la minaccia iraniana, senza provocare un conflitto globale nella regione.
Inoltre, come lui stesso sostiene, l’ esercito israeliano aveva bisogno di allentare la pressione alla quale è stato sottoposto negli ultimi mesi su vari fronti. Ma soprattutto l'imminente ritorno di Trump alla Casa Bianca, lascia supporre che verrà rilanciato con forza il percorso degli accordi di Abramo, che presuppongono una stabilizzazione nell'area.A tal fine Netanyahu dovra' concentrare i suoi sforzi su Gaza per trovare una soluzione che riporti a casa gli ostaggi rimasti in vita, scomparsi negli ultimi tempi dal radar; e immaginare una prospettiva per la governabilità della striscia. La tregua in Libano rompe in qualche modo il fronte Hezbollah-Hamas e ricompatta la linea dei Paesi arabi moderati, lasciando sperare che le armi tacciano e riprenda voce la diplomazia. Rimane sullo sfondo il problema di come disinnescare la minaccia iraniana, senza provocare un conflitto globale nella regione.
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