- Corea del Sud in crisi istituzionale
- Il sogno impossibile di Elon Musk
- Siria, chi governerà dopo la caduta di Assad?
- Che cosa ci dice il caos francese
- La crisi siriana incombe sul conflitto mediorientale
- Meno democrazia in America?
- Approvata la Commissione Von der Leyen
- La tregua in Libano ridà spazio agli arabi moderati
- La versione di Angela, tra Putin, Trump e il nucleare
- La sfida dell'esercito europeo
- L'ordine di arresto per Netanyahu
- Buio Fitto evitato a Bruxelles
- Contundente
- Contundente
- Il conflitto ucraino verso un'amara conclusione
Ucraina, sale la tensione (in attesa di Trump)
Usa, Gb e Francia concedono agli ucraini di colpire in Russia
Rocco Cangelosi 25/11/2024
Ucraina, sale la tensione (in attesa di Trump)
La decisione di Biden, seguita da Gran Bretagna e Francia, di dar via libera a Zelensky per l'utilizzo in territorio russo di missili a lunga gittata tipo Atamacs, Storm Shadow, Scalp, ha determinato un improvviso aumento della tensione e un palpabile rischio di escalation. Le motivazioni che sono alla base della decisione del Presidente americano ormai in via di uscita di scena sono delle più varie. Innanzitutto, l'elezione di Trump ha fatto ritenere da una parte e dall'altra che il conflitto possa avere termine nel giro dei prossimi mesi, ma in una situazione del tutto sfavorevole all'Ucraina messa alle corde negli ultimi mesi dalla lenta ma progressiva avanzata russa in Donbass e nella regione di Kursk. La prospettiva di una soluzione che possa suonare come una sconfitta ucraina getterebbe una cattiva luce sull'operato di Biden il quale cerca di salvare il salvabile di una Presidenza che non è riuscita ad imprimere per le due guerre in corso una svolta significativa. Una preoccupazione dunque legittima per il suo lascito personale che si ripercuoterebbe sull'immagine del partito democratico in vista delle elezioni di midterm del 2026.
Poi c'è il problema della Nato e dell'Europa che di fronte a un cedimento dell'Ucraina rischierebbe di disunirsi pericolosamente. La delicatezza della congiuntura è chiaramente percepita dai Paesi europei consapevoli delle conseguenze che un congelamento del conflitto su posizioni troppo penalizzanti per l'Ucraina potrebbe avere sulla tenuta della coesione all'interno di Nato e Ue. Per questi motivi probabilmente la Francia, seppure a malavoglia, si è accodata alle decisioni di Stati Uniti e Gran Bretagna. Da parte sua, Putin ha avvertito immediatamente il cambio di passo nel conflitto che gli attacchi con missili a lunga gittata in territorio russo potrebbero determinare offrendo agli ucraini la possibilità di arrestare o ritardare l'avanzata delle sue truppe . La reazione del presidente russo non si e' fatta attendere. Ha modificato la dottrina nucleare abbassando il livello per un eventuale uso dell'arma atomica utilizzabile anche nei confronti degli alleati che forniscono armi all'Ucraina e ha dato un forte segnale di deterrenza lanciando dalla Siberia un missile intercontinentale ipersonico, di cui solo la Russia sembrerebbe disporre, per il momento . Ne consegue una situazione di grande incertezza che nella congiuntura attuale lascia aperte molte opzioni in attesa dell'insediamento di Trump. In questo contesto Zelensky si rende conto che ha pochi margini di manovra e deve concentrare la sua strategia soprattutto nel contenere i danni e limitare l'offensiva russa prima di sedersi al tavolo dei negoziati. Il suo sforzo maggiore sarà quello di convincere Trump a mantenere alto il livello di pressione sulla Russia prima di avviare negoziati con Putin, ma intanto lascia trapelare una flessibilità sui territori da cedere, a cominciare dalla Crimea. E' un gioco sul filo del rasoio, poiché da come verrà concluso il conflitto dipendera' non solo il futuro dell'Ucraina, ma anche la sopravvivenza politica dello stesso Zelenski.
Poi c'è il problema della Nato e dell'Europa che di fronte a un cedimento dell'Ucraina rischierebbe di disunirsi pericolosamente. La delicatezza della congiuntura è chiaramente percepita dai Paesi europei consapevoli delle conseguenze che un congelamento del conflitto su posizioni troppo penalizzanti per l'Ucraina potrebbe avere sulla tenuta della coesione all'interno di Nato e Ue. Per questi motivi probabilmente la Francia, seppure a malavoglia, si è accodata alle decisioni di Stati Uniti e Gran Bretagna. Da parte sua, Putin ha avvertito immediatamente il cambio di passo nel conflitto che gli attacchi con missili a lunga gittata in territorio russo potrebbero determinare offrendo agli ucraini la possibilità di arrestare o ritardare l'avanzata delle sue truppe . La reazione del presidente russo non si e' fatta attendere. Ha modificato la dottrina nucleare abbassando il livello per un eventuale uso dell'arma atomica utilizzabile anche nei confronti degli alleati che forniscono armi all'Ucraina e ha dato un forte segnale di deterrenza lanciando dalla Siberia un missile intercontinentale ipersonico, di cui solo la Russia sembrerebbe disporre, per il momento . Ne consegue una situazione di grande incertezza che nella congiuntura attuale lascia aperte molte opzioni in attesa dell'insediamento di Trump. In questo contesto Zelensky si rende conto che ha pochi margini di manovra e deve concentrare la sua strategia soprattutto nel contenere i danni e limitare l'offensiva russa prima di sedersi al tavolo dei negoziati. Il suo sforzo maggiore sarà quello di convincere Trump a mantenere alto il livello di pressione sulla Russia prima di avviare negoziati con Putin, ma intanto lascia trapelare una flessibilità sui territori da cedere, a cominciare dalla Crimea. E' un gioco sul filo del rasoio, poiché da come verrà concluso il conflitto dipendera' non solo il futuro dell'Ucraina, ma anche la sopravvivenza politica dello stesso Zelenski.
Altre sull'argomento
Contundente
Incontro
Incontro
Incertezze americane
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Contundente
Luna
Luna
L'Occidente e il dopo Assad: di chi fidarsi?
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Sintesi degli editoriali dei principali quotidiani
Pubblica un commento