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Vittoria schiacciante di Trump
I repubblicani controlleranno anche Congresso e Corte Suprema
Paolo Mazzanti 06/11/2024
Vittoria schiacciante di Trump
E’ una vittoria schiacciante, imprevedibile e imprevista nella sua dimensione. Nessun testa a testa. Nessuna incertezza e contestazione post voto: Trump ha conquistato nettamente la Casa Bianca e anche il Congresso (Camera e Senato) e potrà governare senza vincoli e contrappesi, se si considera che anche la Corte Suprema è “trumpiana” coi giudici nominati nella sua prima presidenza. Solo il cosiddetto “deep State” potrà forse in parte condizionarlo. L’America profonda, avvilita dall’inflazione e spaventata dall’immigrazione, ha parlato forte e chiaro e l’onda della maggioranza nazionalsovranista ha sconfitto la somma di minoranze su cui puntava Kamala Harris: non c’è stata neppure la “riscossa delle donne” che alla vigilia sembrava potesse sostenerla.
Il mondo con i suoi conflitti deve ora fare i conti con The Donald. E l’Europa dovrà fronteggiare l’offensiva trumpiana sul riequilibrio commerciale (anche a colpi di dazi) e sui costi della difesa e della Nato. Già Macron e Scholz annunciano un coordinamento ancora più stretto tra Francia e Germania “dopo le elezioni Usa”. Tornano d’attualità il Rapporto Draghi sul rilancio della competitività europea e il Rapporto Letta sul completamento del mercato unico e bisogna augurarsi che la nuova Commissione europea sia all’altezza dei complicati tempi nuovi. La nostra premier Meloni si è congratulata stamattina con Trump sostenendo che Italia e Usa sono “nazioni sorelle”. Speriamo che la “sorellina americana” non si trasformi rapidamente in un Grande fratello.
Il mondo con i suoi conflitti deve ora fare i conti con The Donald. E l’Europa dovrà fronteggiare l’offensiva trumpiana sul riequilibrio commerciale (anche a colpi di dazi) e sui costi della difesa e della Nato. Già Macron e Scholz annunciano un coordinamento ancora più stretto tra Francia e Germania “dopo le elezioni Usa”. Tornano d’attualità il Rapporto Draghi sul rilancio della competitività europea e il Rapporto Letta sul completamento del mercato unico e bisogna augurarsi che la nuova Commissione europea sia all’altezza dei complicati tempi nuovi. La nostra premier Meloni si è congratulata stamattina con Trump sostenendo che Italia e Usa sono “nazioni sorelle”. Speriamo che la “sorellina americana” non si trasformi rapidamente in un Grande fratello.
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