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Il fango a Valencia, le passerelle in Romagna

La dura contestazione ai reali e al capo del governo spagnoli

Piero Ignazi 05/11/2024

Il fango a Valencia, le passerelle in Romagna Il fango a Valencia, le passerelle in Romagna Il fango lanciato contro i reali di Spagna in visita nei luoghi colpiti dalle alluvioni e l’auto fracassata del capo del governo spagnolo Pedro Sanchez, nonché il video del bastone piovuto sulla sua schiena, hanno fatto il giro del mondo. Gesti che sollevano una serie di interrogativi. Il primo è che la disinformazione è una delle armi più forti in mano alla destra che, come dimostra Jen Schradie nel suo L’illusion de la démocratie numérique: Internet est-it de droite?, è più abile degli avversari nell’usare i social media. Infatti, invece di prendersela con il primo e indiscutibile responsabile del disastro, il presidente della Generalitat valenciana  Carlos Mazon il quale, da negazionista climatico convinto, ha sciolto l’unità di intervento contro le calamità naturali (UVE) e minimizzato quanto stava accadendo, i cittadini si sono infuriati contro i massimi rappresentanti delle istituzioni. Nonostante, tra l’altro, il governo centrale non potesse intervenire con l’esercito senza l’esplicito consenso del governo locale sulla base dello statuto dell’autonomia; e Amazon ha pure ritardato il via libera.  La destra è pericolosa perché Il partito Vox, alleato del governo locale, e i gruppuscoli che si aggirano nell’area dell’estremismo, non esitano ad incitare alla violenza. Eppure qui in Italia c’è chi ci va braccetto, e in Europa Ursula Von der Leyen e Manfred Weber non disdegnano occasionali rapportidi collaborazione.
 
Ma quello che più colpisce è che il fango lanciato contro la coppia reale e la stessa aggressione a Sanchez e alla sua vettura, per quanto sospinti anche da facinorosi, dimostrano che queste massime figure dello Stato non hanno avuto paura ad andare tra la gente e rischiare contestazioni forti. Ben diversa la passerella di Giorgia Meloni in visita nei luoghi dell’alluvione in Romagna l’anno scorso: schermata da una falange di addetti alla sicurezza al punto che i cittadini che hanno provato ad avvicinarsi sono stati respinti in malo modo da un’invalicabile barriera protettiva. Altro che fango sui reali. Il potere in Italia si esibisce anche con la lontananza fisica dalla gente, simboleggiata da sfilate di auto blu in corteo, polizia e carabinieri a plotoni, elicotteri a sorvegliare.
 
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