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Meloni all'Onu con la “sindrome Nanni Moretti”
Non ha partecipato al ricevimento di Biden e al summit sull'Ucraina con Zelensky
L'Irriverente 26/09/2024
Meloni all'Onu con la “sindrome Nanni Moretti”
Sembra che nella sua trasferta newyorkese per l’Assemblea Onu la nostra premier Meloni si sia ispirata al famoso trilemma di Nanni Moretti: mi si nota di più se vengo o se non vengo, oppure se vengo e me ne sto in disparte, magari appoggiato a una finestra a guardare fuori? Sembra che Meloni abbia scelto questa terza ipotesi: è andata, ma è rimasta in disparte. È vero che all’Atlantic Council si è fatta consegnare il Citizen Award 2024 dal supermiliardario trumpiano Elon Musk, con un discorso a base di “patriottismo e valori occidentali”, anche se forse l’Occidente, dai romani in su, si connota non tanto per il patriottismo, ma per la sua capacità di includere e integrare, anche concedendo la cittadinanza.
Ma poi Meloni non ha partecipato né al ricevimento offerto dal presidente Biden con Zelensky ospite d’onore, né al summit sull’Ucraina, al quale si collegata da Roma appena scesa dall’aereo che l’aveva riportata in Italia (ma non poteva andare in presenza e ritardare di qualche ora la partenza, tanto più che e’ ancora presidente del G7?) . Le malelingue dicono che questo atteggiamento “assenteista” sia dovuto al fatto che il nostro governo, trainato da Salvini, non vuole l’utilizzo delle nostre armi in territorio russo e su questo è sempre più isolato in Europa e nella NATO. E, sorpresa, sembra isolato anche in Italia: un recente sondaggio Swg indica che la maggioranza relativa (48%) degli italiani è favorevole a mandare armi all’Ucraina e di questi la maggioranza (54%) sarebbe disposto a concedere agli ucraini il permesso di utilizzarle in territorio russo.
Ma poi Meloni non ha partecipato né al ricevimento offerto dal presidente Biden con Zelensky ospite d’onore, né al summit sull’Ucraina, al quale si collegata da Roma appena scesa dall’aereo che l’aveva riportata in Italia (ma non poteva andare in presenza e ritardare di qualche ora la partenza, tanto più che e’ ancora presidente del G7?) . Le malelingue dicono che questo atteggiamento “assenteista” sia dovuto al fatto che il nostro governo, trainato da Salvini, non vuole l’utilizzo delle nostre armi in territorio russo e su questo è sempre più isolato in Europa e nella NATO. E, sorpresa, sembra isolato anche in Italia: un recente sondaggio Swg indica che la maggioranza relativa (48%) degli italiani è favorevole a mandare armi all’Ucraina e di questi la maggioranza (54%) sarebbe disposto a concedere agli ucraini il permesso di utilizzarle in territorio russo.
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