- Se Israele spara al mondo
- Il “nuovo ordine” di Netanyhau
- Contundente
- Lo scontro Orban-Von der Leyen (con Meloni nel mezzo)
- Musk, il “supermiliardario saltellante”
- Israele un anno dopo
- Il conflitto Israele-Iran
- Contundente
- Contundente
- La settimana Onu tra guerre e riforme mancate
- Meloni all'Onu con la “sindrome Nanni Moretti”
- Contundente
- Francia, la sfiducia colpisce i bond
- La crisi tedesca, ombra sull'Europa
- La spaccatura della maggioranza sull'Ucraina
Israele porta la guerra in Libano
L'inconfessabile obbiettivo del governo Netanyahu
Rocco Cangelosi 23/09/2024
Israele porta la guerra in Libano
Con l'attacco sistematico ai capi di Hezbollah con le spettacolari esplosioni dei cerca persone e di altri strumenti elettronici, Israele ha aperto di fatto un nuovo fronte in Libano con il preteso obbiettivo di riportare nelle loro case in Galilea gli israeliani costretti a fuggire a causa dello stato di guerra permanente sul confine libanese. Nelle ultime 24 ore secondo le Forze armate israeliane (IDF) i caccia hanno colpito circa 290 obiettivi nel Libano meridionale, tra cui lanciatori di missili e siti militari di Hezbollah che, a sua volta, ha colpito complessi industriali militari in Israele in risposta alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie dei giorni scorsi, che hanno provocato decine di morti e migliaia di feriti. Questa nuova fase della guerra aperta dal governo Netanyahu conferma la strategia perseguita da Israele a tutto tondo.Non si tratta solo di ripulire Gaza dai terroristi di Hamas e vendicare il 7 ottobre che verrebbe suggellato dalla presunta morte (in via di accertamento) di Yahia Sinwar, nuovo leader dell'organizzazione dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh.
L'obbiettivo di Netanyahu e' garantire la sicurezza assoluta allo Stato israeliano eliminando nella regione ogni fonte di pericolo per prevenire ogni attacco sul suo territorio. Lo dimostra anche l'operazione lanciata in Cisgiordania a sostegno praticamente delle occupazioni illegali dei coloni. L'attuale governo israeliano sembra determinato a proseguire le sue azioni di guerra e chiudere il conto anche con l'Iran e i suoi proxies Hamas a Gaza e in Cisgiordania, Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen anche a costo di incendiare la gia' di per sé esplosiva regione mediorientale. Di fronte a questa strategia, l'ipotesi di “due popoli due Stati“ diventa una mera utopia, come l'idea di un'unico Stato binazionale arabo-israeliano. Resta all'orizzonte l’obbiettivo inconfessabile dell'attuale governo israeliano, ma condiviso da una larga fetta della popolazione, di realizzare il Grande Israele "from the river to the sea" dal Giordano al Mediterraneo, dove non c’è’ posto per minoranze arabe se non simboliche. Un disegno estremamente pericoloso che rischia di sconvolgere i delicati equilibri mediorientali.
L'obbiettivo di Netanyahu e' garantire la sicurezza assoluta allo Stato israeliano eliminando nella regione ogni fonte di pericolo per prevenire ogni attacco sul suo territorio. Lo dimostra anche l'operazione lanciata in Cisgiordania a sostegno praticamente delle occupazioni illegali dei coloni. L'attuale governo israeliano sembra determinato a proseguire le sue azioni di guerra e chiudere il conto anche con l'Iran e i suoi proxies Hamas a Gaza e in Cisgiordania, Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen anche a costo di incendiare la gia' di per sé esplosiva regione mediorientale. Di fronte a questa strategia, l'ipotesi di “due popoli due Stati“ diventa una mera utopia, come l'idea di un'unico Stato binazionale arabo-israeliano. Resta all'orizzonte l’obbiettivo inconfessabile dell'attuale governo israeliano, ma condiviso da una larga fetta della popolazione, di realizzare il Grande Israele "from the river to the sea" dal Giordano al Mediterraneo, dove non c’è’ posto per minoranze arabe se non simboliche. Un disegno estremamente pericoloso che rischia di sconvolgere i delicati equilibri mediorientali.
Altre sull'argomento
Se Israele spara al mondo
Gli attacchi alle postazioni ONU in Libano
Gli attacchi alle postazioni ONU in Libano
Il “nuovo ordine” di Netanyhau
L'obbiettivo è provocare un cambio di regime a Teheran
L'obbiettivo è provocare un cambio di regime a Teheran
Contundente
Caschi Blu
Caschi Blu
Altro parere
I nostri soldati non si toccano ma ora via dal Libano
I nostri soldati non si toccano ma ora via dal Libano
Pubblica un commento