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Biden si ritira, Trump a un passo dalla Casa Bianca

I democratici nel panico decideranno il candidato il 19 agosto alla Convention di Chicago

Rocco Cangelosi 22/07/2024

Biden si ritira, Trump a un passo dalla Casa Bianca Biden si ritira, Trump a un passo dalla Casa Bianca Il ritiro di Biden dalla corsa per le presidenziali rende molto complicata la partita per i democratici. A meno di un miracolo che risvegli le coscienze degli elettori americani dal sonno messianico in cui li ha fatti piombare Trump con le sue promesse e il "segno divino" dello scampato attentato, il destino di chi sarà il nuovo inquilino alla Casa Bianca sembra ormai segnato. Difficilmente chiunque sia lo sfidante  da parte democratica riuscira ' a battere Trump. Kamala  Harris come vice Presidente  e' in pole  position per succedere a Biden, ma tutto si giocherà alla Convention di Chicago il 19-22 agosto che dovrà  dire la parola definitiva. Di fronte all’eventualità  sempre più  concreta di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, il mondo e in particolare l'Europa deve prepararsi. Nei 93 minuti del suo discorso d’investitura a Milwaukee, Trump ha ribadito la sua visione di un Europa in mano ai socialisti che non paga sufficientemente per la sua difesa al fine di sostenere il suo welfare a danno degli americani, facendo chiaramente  intendere che verrà  meno anche il sostegno militare USA all'Ucraina
 
L'unico leader europeo che ha menzionato, lodandolo per il suo impegno e la sua leadership, è stato Orban. Ha definito Putin e Xi Jinping tosti e smart. Trump minaccia di introdurre dazi fino al 100% per riequilibrare la bilancia commerciale nel settore automobilistico, una politica protezionista a tutto campo a difesa delle industrie americane, la più grande "deportation" degli immigrati illegalmente entrati negli Stati Uniti. Non solo, ma mentre il suo vice JD  Vance dice “basta sussidiare la difesa europea perché dobbiamo usare le scarse risorse che abbiamo a disposizione per difendere Taiwan, il nostro vero problema è la Cina”, Trump se la prende anche con Taipei, accusandola di  aver scippato agli Usa l’industria dei microchip. La sempre più  probabile vittoria di Trump ha cominciato  ad avere  i suoi effetti anche sulla politica italiana. Dopo lo strappo della Meloni  sulla elezione della  Von der Leyen , la gara per chi si accredita  per primo presso Trump è aperta. Ha cominciato Salvini e Meloni, rimasta scottata per non aver ottenuto un italiano  come inviato della NATO  per il Sud, non potrà essere da meno facendo valere il ruolo che potrà giocare con Orban  per condizionare le decisioni UE. Si profila pertanto all'orizzonte una divaricazione sempre più  marcata tra le due sponde dell'Atlantico, determinata soprattutto dal diverso approccio alla guerra in Ucraina e alla politica commerciale, a cui va aggiunta la pressione insostenibile che verrà  esercitata  in ambito NATO per le spese militari. Di fronte a questo scenario, molti sperano che un colpo di scena nel partito democratico possa riaprire una partita che sembra  ormai persa. Il nome che si sussurra per il miracolo  è  quello di Michelle Obama, anche se è  ben nota la sua riluttanza a scendere in campo.
 
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