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I Paesi arabi e i Palestinesi

Come i petrodollari influenzano la crisi in Medio Oriente

Fabrizio Galimberti 14/11/2023

I Paesi arabi e i Palestinesi I Paesi arabi e i Palestinesi C’è una responsabilità storica dei Paesi arabi che con tutti i loro petrodollari non hanno saputo aiutare i palestinesi? In effetti i Paesi arabi e l’Iran (che non è arabo, ma ha anche lui i petrodollari) hanno principalmente usato la Palestina come una bandiera contro Israele. Ma ci sono due osservazioni da fare. Una riguarda la politica, e l’altra i soldi. Per quanto riguarda la politica, i Paesi arabi non sono un’ entità monolitica: hanno interessi nazionali diversi, e la Palestina è solo uno dei tanti fattori che influenzano le loro scale di priorità. A livello della società, gli arabi individualmente intesi sono in grande maggioranza a fianco dei palestinesi. Ma quando si va al livello di governi (molto spesso autocratici) le priorità cambiano. Detto questo, c’è voluta la tragedia in corso per attizzare qualche sembiante di unità sulla questione palestinese. Mohammed Bin Salman (MBS) è riuscito a riunire a Ryad, sabato scorso, i 22 membri della Lega Araba, allargati ai 57 membri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (dalla Turchia all’Iran) e il comunicato finale è molto esplicito nella critica a Israele per il disastro umanitario in corso a Gaza.
 
Per il futuro? Come ha detto MBS, “Siamo sicuri che la sola via per la pace è la fine dell’ occupazione israeliana [della Cisgiordania] e degli insediamenti illegali, e la ristorazione dei diritti del popolo palestinese con la creazione di uno Stato secondo i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale”. Con il presidente iraniano Ebrahim Raisi che, per rincarare la dose, invitava i Paesi islamici a designare l’esercito israeliano come un’organizzazione terrorista. Fin qui le parole. Per passare alla Realpolitik, i Paesi islamici, a parte le parole, non hanno il peso per forzare armistizi o corridoi umanitari: si limitano ad auspicare i famosi ‘due Stati’. E i petrodollari? Sulla questione soldi, bisogna ricordare che i flussi di danaro verso i palestinesi sono strettamente controllati da Israele. Tutte le banche palestinesi sono intermediate da banche israeliane. A parte piccole somme (rimesse dei palestinesi all'estero o donazioni individuali...) i soldi che arrivano sono quelli da organismi internazionali (principalmente Onu) o da Governi, ma devono avere destinazioni verificabili. Ci sono certo altre vie, ma sono rischiose: ricordo che qualche tempo fa un emiro o un alto funzionario di un Paese del Golfo (Qatar? Bahrein?...) fu fermato dagli israeliani mentre stava entrando a Gaza con valigie piene di (petro)dollari…
 
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