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Di buone intenzioni è lastricato il Palazzo di Vetro

I contrasti sulla riforma del Consiglio di sicurezza, l'Ucraina e l'appello di Meloni sui migranti

Rocco Cangelosi 21/09/2023

Di buone intenzioni è lastricato il Palazzo di Vetro Di buone intenzioni è lastricato il Palazzo di Vetro Come ogni anno si ripete il rituale dell'Assemblea generale delle Nazioni  Unite con la passerella di quasi tutti i leader mondiali che rinnovano le loro buone intenzioni inneggiando alla pace, alla giustizia, alla libertà, allo sviluppo  e all'amicizia tra i popoli. Quest'anno uno dei temi ricorrenti tornato alla ribalta e' stato quello della riforma del Consiglio di Sicurezza enfatizzato in particolare da Biden nel suo intervento alla ricerca di consensi tra i paesi del Global South. Gli Stati Uniti propongono di aumentare il numero dei membri permanenti aggiungendo  Germania, Giappone, India, Brasile, Sud Africa, ma senza diritto di veto. Una proposta che non può  piacere all'Italia che continua a spingere per una soluzione piu inclusiva sostenuta dal gruppo dei Paesi "Uniting for consensus" contrari a nuovi seggi permanenti, ma favorevoli a seggi di lunga durata a rotazione tra gruppi regionali. La necessità  di rendere più  rappresentative le istituzioni Onu e' condivisa dalla stragrande maggioranza  dei Paesi, come ha avuto modo di sottolineare il Segretario generale Guterres, ma nessuna formula fin qui proposta sembra in grado di raggiungere il consenso necessario.
 
 
 
Per quanto riguarda le questioni di maggiore attualità, la guerra in Ucraina e' stata al centro dell'attenzione con gli interventi di Zelensky e Lavrov. I leader occidentali, a partire da Biden, hanno esortato la Comunità  internazionale  a  serrare le fila e mantenere saldo il sostegno a Kiev nel rispetto della legalità  internazionale. Biden in particolare, nel ribadire la sua ferma condanna dell’invasione russa, ha diffidato gli alleati  a non farsi prendere dalla "war fatigue" assicurando tutto il sostegno possibile all'Ucraina. Parole giuste, ma che secondo la stampa americana  non possono essere sufficienti per risolvere il problema della prosecuzione della guerra. Ne' sembra che contatti informali tra le varie delegazioni  interessate abbiano aperto qualche spiraglio alla trattativa. Tutti i problemi del mondo sono stati toccati e messi in bella vista in quella che dovrebbe essere la vetrina della diplomazia internazionale. Le migrazioni, i cambiamenti climatici, i conflitti congelati, le disuguaglianze globali, fino all’età problematiche legate all'uso dell'intelligenza artificiale.Un fiume di parole che non trova sbocchi concreti e  affida come sempre ai rapporti di forza tra gli Stati  la soluzione o la mancata soluzione dei problemi. Anche da parte della premier Meloni non sono mancati appelli accorati e roboanti  in particolare sulle migrazioni, chiedendo all’Onu di impegnarsi nella  la lotta globale  ai trafficanti di esseri umani e sostenendo la necessità  di  "invertire la rotta", abbandonare l'approccio "predatorio" verso l' Africa e puntare su partnership "alla pari" come intende fare l'Italia che darà "il buon esempio",  con il suo "Piano Mattei".
 
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