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L'incriminazione di Putin complica la mediazione cinese

Mentre Kiev si prepara alla nuova controffensiva di maggio

Rocco Cangelosi 20/03/2023

L'incriminazione di Putin complica  la mediazione cinese L'incriminazione di Putin complica la mediazione cinese Ci mancava solo l'incriminazione di Putin per complicare lo scenario della guerra  in Ucraina già di per se' incerto  ed esplosivo. Il mandato di cattura emesso dalla Corte Penale internazionale  (Cpi) per deportazione illegale di minori rappresenta un marchio indelebile e vergognoso che mette il Presidente russo ai margini della Comunità  internazionale. Plaudono l'Ucraina e molti paesi occidentali, in particolare  Polonia, Paesi baltici e Gran Bretagna, che vedono nella pronuncia  della Corte il grimaldello per mettere fine al sistema di potere  putiniano. Piu‘ sfumata la  posizione degli Stati Uniti che come Russia, Cina e India non ha mai ratificato lo statuto della Cpi. Al di là  delle possibilità concrete di arresto del Presidente russo, del tutto ipotetiche almeno per il momento, nessuno vorrà  sedersi al tavolo negoziale  con un personaggio accusato di un crimine così infame. Non solo, ma il mandato di cattura spiccato dalla Corte rafforza la posizione di tutti coloro che ritengono necessario provocare un "regime change" in Russia.
 
Le possibilità  di un regolamento pacifico del conflitto ucraino si riducono cosi' ulteriormente. Anche la visita di Xi Jinping  a Mosca, che comincia oggi, verrà  fortemente condizionata dalla decisione della procura della Corte. Putin  appare sempre più legato al  potente vicino orientale, da cui dipende politicamente  ed economicamente per sostenere una guerra che sta dissanguando il Paese. Allo stesso tempo, diventa sempre più difficile un eventuale tentativo di mediazione di Xi Jinping che non può  non considerare le conseguenze politiche dell'accusa della Corte e i riflessi sull'immagine internazionale di una Cina troppo esposta nel sostegno a "un criminale di guerra". Intanto il Pentagono ritiene che l'esercito di Kiev potrebbe riconquistare i territori occupati con l'offensiva che gli ucraini si propongono di lanciare in maggio grazie all'arrivo dei nuovi armamenti promessi da vari Paesi Nato. 
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