Londra trema per il voto in Ulster

Londra trema per il voto in Ulster La bomba a orologeria innescata dalla Brexit sta cominciando a produrre effetti devastanti per il Regno Unito. La vittoria del Sinn Fein, il partito repubblicano cattolico braccio politico dell'IRA, si afferma dopo 101 anni nelle elezioni dell'Irlanda del Nord. Tra i suoi obbiettivi, la riunificazione delle due Irlande divenuta una necessità dopo la firma del protocollo che regola i confini con la Gran Bretagna e che di fatto divide l'Ulster dal resto del Regno Unito. La vittoria di Michelle O’Neil allarma fortemente il DUP (il partito sconfitto dei protestanti unionisti) che attraverso il suo portavoce dichiara che non parteciperà alla formazione di un nuovo governo e sarà necessario andare a nuove elezioni. Ma al di là di quelle che saranno le conseguenze del voto elettorale e le sue ripercussioni nei rapporti tra la comunità cattolica e la comunità protestante, la vittoria del Sinn Fein pesa fortemente  nei rapporti con Londra e rafforza alcune dinamiche centrifughe che erano già  in corso.
 
La leader scozzese Nicole Sturgeon ha commentato la vittoria del Sinn Fein affermando che il risultato ottenuto dimostra che ci sono "grandi domande fondamentali sul Regno Unito come entità politica in questo momento". Secondo Sturgeon, si tratta di domande "sollevate qui in Scozia, ora in Irlanda del Nord" per cui "vedremo alcuni cambiamenti fondamentali nella governance del Regno Unito in futuro". In tal modo la leader del Snp fa chiaramente intendere che l'impegno per l'indipendenza scozzese andrà avanti con grande determinazione.
 

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