Biden vede la ripresa economica

Joe Biden Joe Biden è sfortunato e fortunato al tempo stesso. Sfortunato perché assume la presidenza di un Paese lacerato nelle opinioni e assediato dal virus. Fortunato, perché di queste divisioni e di questo assedio può – a ragione – dare la colpa al suo predecessore e presentarsi come colui che rimette assieme i cocci di Trump. Ma fortunato, soprattutto, perché una congiunzione astrale di eventi favorevoli sta lubrificando il sentiero della crescita americana. A meno di eventi inattesi (viene alla mente la spaventosa possibilità che i vaccini possano non essere efficaci nei confronti delle nuove varianti del virus) l’economia Usa può rimbalzare nel 2021 al di là del previsto.
 
Il primo trimestre sarà ancora difficile, ma sta arrivando la cavalleria: le misure di sostegno ai redditi di imprese e famiglie si intensificano (a partire dai famosi 2000 dollari), Biden promette grandi spese per infrastrutture, la fiducia sarà ristorata dalla luna di miele accordata a un nuovo presidente (anche se il fiele dei pro-Trump continuerà), e le preoccupazioni su deficit e debiti sono messe in sordina, sia perché il Congresso è controllato dalle ‘colombe’ democratiche, sia perché le spallucce sui deficit sono intellettualmente confortate da nuove idee di politica economica. Si fa strada anche nell’accademia l’idea che il basso costo del danaro è destinato a durare, che ciò rende i debiti sostenibili, che l’inflazione continuerà a essere bassa per ragioni strutturali, e, infine, che non c’è niente di male a ricorrere all’arma ‘nucleare’ della politica economica: spesa pubblica finanziata con creazione di moneta.
 

TAG: usatrumpjoe bidencovid-19

Pubblica un commento

Nome e Cognome: Indirizzo E-Mail:

Per inserire un nuovo commento: Scrivi il commento e premi sul pulsante "INVIA".
Dopo l'approvazione, il messaggio sarà reso visibile all'interno del sito.