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Ora ci vuole un'Agenzia antidebito

Mentre il debito pubblico ha superato i 3 mila miliardi

Paolo Mazzanti 17/01/2025

Ora ci vuole un'Agenzia antidebito Ora ci vuole un'Agenzia antidebito Mentre Bankitalia ci informa che a novembre abbiamo superato i 3 mila miliardi di debito pubblico, dal governo giunge qualche segnale incoraggiante. Al Cdm di martedì la premier Meloni ha annunciato con soddisfazione che grazie alla prudenza della politica di bilancio e al conseguente calo dello spread “l’ Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha calcolato che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell`aprile 2024, che diventano 21 miliardi considerando anche il 2027”. Purtroppo Meloni ha aggiunto che questi “risparmi” (che non sono risparmi, ma minor deficit) potranno essere usati per ridurre le tasse o aumentare le pensioni come chiedono ogni giorno i partiti di maggioranza.
 
Invece, se vogliamo davvero cambiare le cose avviando un circolo virtuoso, il minor deficit dovrebbe essere usato per ridurre il debito, che ci costa 90 miliardi l’anno di interessi. Ed anzi bisognerebbe mettere questo tema, insieme a quello collegato della crescita, al centro dell’azione politica, costituendo un’Agenzia antidebito sotto il controllo di Palazzo Chigi che raccolga tutti i soldi possibili per ridurre il debito: privatizzazioni, tasse di scopo, valorizzazione del patrimonio pubblico (dagli immobili alle concessioni statali, ai beni culturali che giacciono nei depositi…), nonché riduzioni della spesa pubblica. Sarebbe un eccellente segnale della nostra volontà di ridurre il debito, contribuirebbe a far calare piu’ rapidamente lo spread e taglierebbe i 90 miliardi di interessi che lo Stato paga. E questi sì sarebbero soldi per ridurre le tasse, aumentare le pensioni e stimolare la crescita.
 
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