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Aviva-Direct line: opa rifiutata e comunicati in ritardo
Col rischio di incoraggiare l'insider trading
Riccardo Sabbatini 04/12/2024
Il logo dela compagnia Direct Line
Per la seconda volta in pochi mesi Direct Line, marchio storico nelle vendite dirette di polizze in Gran Bretagna, ha respinto un'offerta pubblica di acquisto. Dopo aver rifiutato, nel marzo scorso, le avance della compagnia belga Ageas, nei giorni scorsi è stata la proposta non vincolante (non-binding) di Aviva ad essere rispedita al mittente. In questa storia rimane comunque un aspetto singolare.
La proposta per Direct Line è stata avanzata il 19 novembre ma solo otto giorni più tardi Aviva ne ha dato notizia in un comunicato, in seguito a "speculazioni della stampa". Un comportamento che sembra contrastare con la norma secondo cui simili notizie debbono essere diffuse immediatamente per evitare rischi di insider trading. Rischi non proprio trascurabili quando il corrispettivo di un'Opa era, come in questo caso, a premio del 60% rispetto al valore di borsa della società sotto attacco.
La proposta per Direct Line è stata avanzata il 19 novembre ma solo otto giorni più tardi Aviva ne ha dato notizia in un comunicato, in seguito a "speculazioni della stampa". Un comportamento che sembra contrastare con la norma secondo cui simili notizie debbono essere diffuse immediatamente per evitare rischi di insider trading. Rischi non proprio trascurabili quando il corrispettivo di un'Opa era, come in questo caso, a premio del 60% rispetto al valore di borsa della società sotto attacco.
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