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Aliquote Irpef: l'apparenza e la realtà

Perché tra 32 e 40mila euro si arriva al 56,18%

Vincenzo Visco 28/11/2024

Aliquote Irpef: l'apparenza e la realtà Aliquote Irpef: l'apparenza e la realtà Molto scalpore ha suscitato il fatto che alcuni giornali hanno riportato che, nella riforma Irpef recentemente varata dal governo, per i contribuenti con redditi tra 32mila e 40mila euro l'aliquota marginale effettiva fosse del 56,18%, e che gli scaglioni fossero in realtà 6 e non 3. In realtà non vi è nulla (o poco) di nuovo. Sono infatti più di 10 anni che da solo o insieme al prof. Paladini scriviamo articoli sul Sole 24 Ore, in occasione delle varie riforme dell'Irpef che si sono succedute, proprio per sottolineare questa anomalia dovuta al fatto che all'interno di alcuni scaglioni si applicano detrazioni (linearmente) decrescenti. Questa volta, per la casualità che regola la comunicazione nel nostro paese, la nostra segnalazione è stata recepita e comunicata a un più ampio pubblico, tanto che il Ministero ha dovuto emettere un imbarazzato comunicato difensivo. Il meccanismo che opera consiste nel fatto che in presenza di detrazioni decrescenti, all'interno dello scaglione considerato, man mano che il reddito cresce, la detrazione prevista si riduce, e quindi l'aliquota marginale effettiva aumenta rispetto a quella formale.
 
Nella situazione attuale, inoltre, all'interno dello stesso scaglione possono operare anche diverse detrazioni decrescenti. In più, i contribuenti con detrazioni più alte (i dipendenti) subiscono aliquote marginali effettive più elevate di pensionati e autonomi. Per questo l'anno prossimo gli scaglioni e le aliquote effettive, quelle che determinano gli effetti economici reali, non saranno 3, bensì 6, e in più di un caso esse risulteranno superiori a quella massima del 43%. Del resto, anche nell'anno in corso gli scaglioni sono 4 e non 3. Nel 2025 la situazione sarà la seguente: 0-15mila 23%; 15mila-28mila 32,15%; 28mila-32mila 40,41%; 32mila-40mila 56,18%; 40mila-50mila 43,68%; oltre 50mila 43%. L'anomalia scompare a livello di aliquote medie, ma, come si è detto, i comportamenti economici reali sono determinati da quelle marginali effettive. Inoltre, l'idea dell'aliquota unica (flat tax) si allontana nella nebbia, e la diversità delle detrazioni (tutte decrescenti, e diverse per ciascuna tipologia di contribuenti), fa sì che noi oggi non abbiamo un'unica imposta sul reddito, bensì tre imposte sostanzialmente diverse, una per ognuna delle tre tipologie di contribuenti. Un pasticcio tecnico di cui però non pare interessare niente a nessuno.
TAG: fiscoirpef
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