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Gli accertamenti “stupidi” del Fisco
Sugli anni della pandemia quando l'economia è crollata
Riccardo Illy 22/10/2024
Gli accertamenti “stupidi” del Fisco
Molti contribuenti stanno ricevendo in queste settimane dall’Agenzia delle Entrate (AE) accertamenti basati sul metodo induttivo per dichiarazioni inferiori alla media degli anni precedenti. Niente di strano, penserà il lettore; l’AE opera così in base alla vigente normativa. Quello che sorprende è però il periodo contributivo dell’accertamento: 2020 e 2021! Nessuno ha spiegato all’AE che in quegli anni c’è stata la pandemia da Covid-19 e che fra un lock down e l’altro i ricavi di molte categorie di imprenditori sono stati falcidiati? O forse i vertici dell’Agenzia si sono dimenticati di istruire i lori sistemi informativi che, con i loro algoritmi “stupidi” (a dispetto dell’intelligenza artificiale), non sanno distinguere un anno normale da uno reso nero dal virus del secolo?
Fatto sta che quelle categorie di imprenditori dopo aver subito i danni della pandemia, essere stati risarciti mediamente dallo Stato con una risibile “mancetta”, si vedono capitare fra capo e collo anche un accertamento fiscale totalmente infondato. Dal quale dovranno comunque difendersi, spendendo in avvocati una cifra certamente superiore alla mancetta ricevuta due anni prima; e senza illudersi di ottenere dall’AE le scuse che, in questo caso, sarebbero dovute.
Fatto sta che quelle categorie di imprenditori dopo aver subito i danni della pandemia, essere stati risarciti mediamente dallo Stato con una risibile “mancetta”, si vedono capitare fra capo e collo anche un accertamento fiscale totalmente infondato. Dal quale dovranno comunque difendersi, spendendo in avvocati una cifra certamente superiore alla mancetta ricevuta due anni prima; e senza illudersi di ottenere dall’AE le scuse che, in questo caso, sarebbero dovute.
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